
A quasi un anno dalle polemiche, il Comune sta completando le «pratiche» per dare finalmente una collocazione alla scultura di bronzo «Dal latte materno veniamo» di Vera Omodeo. Sarà posizionata in un'aiuola già presente in piazza Nicolò Tommaseo ma abbellita da cespugli di rose, della varietà Aspirin (di colore bianco rosato) o Regina delle Nevi (bianche con pistillo giallo). Siamo ai dettagli finali. Giorni fa è arrivato anche il parere positivo della giunta del Municipio 1. Lo scorso aprile sulla statua di bronzo che raffigura la maternità - una donna che tiene in braccio il figlio neonato e lo allatta al seno - si era sollevato un polverone. La Commissione di esperti del Comune aveva espresso parere negativo alla proposta di collocarla in piazza Duse, come chiesto dai figli dell'artista scomparsa nel maggio 2023 (quest'anno avrebbe compiuto 102 anni). Secondo la commissione richiamava «valori rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutti i cittadini». Meglio «collocarla in uno spazio privato, come un ospedale o un istituto religioso». Una bocciatura da cui si era dissociato anche il sindaco Beppe Sala: «Non penso che urti alcuna sensibilità, mi sembra una forzatura». Anche se rilanciò poi con la proposta di collocarla presso la Mangiagalli, nei giardini che circondano la clinica, «un gesto simbolico nel momento storico in cui la denatalità è uno dei problemi principali del Paese» e «un omaggio ai sacrifici, non riconosciuti a dovere, che milioni di donne affrontano ogni giorno per crescerci». Un luogo abbastanza nascosto però. Niente da fare. Lo scorso luglio, in una rosa di proposte, i familiari hanno condiviso l'ipotesi di piazza Tommaseo, piazza pubblica tra le più visitati e fotografati grazie anche alla presenza delle magnolie, tra l'altro intitolata a un letterato e il giardino è dedicato alla soprano Renata Tebaldi. Nell'attesa che si sbrigasse l'iter, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha esposto la statua delle polemiche a Palazzo Madama da maggio a fine luglio. Ora l'ok del Municipio 1, chiesto dal settore Arredo urbano. L'opera è alta 156 centimetri e pesa 134 kg. A completamento del progetto «saranno inseriti cespugli di rosa della famiglia Cityflor».
L'installazione, questa volta, «ha già ottenuto il parere favorevole della Commissione di esperti» che valuta «proposte di collocazione di manufatti artistici negli spazi pubblici». Nei prossimi giorni un ultimo passaggio con gli eredi. L'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi assicura: «Non c'è ancora una data ma siamo pronti a collocare la statua una volta completati tutti gli aspetti formali».
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