Ora i finiani si ritrovano a fare il tifo per Giulio Tremonti, nella speranza magari che faccia il «Gianfranco». Così in sintesi scrive la fondazione in un editoriale del sito web «Ffwebmagazine», intitolato «Quel "controcanto" di Tremonti che sulla crisi cita Churchill...».
Ecco cosa scrivono del dettaglio Filippo Rossi & Co: «C'è poco spazio per l'ottimismo nell'analisi del ministro dell'economia sulla crisi globale. Poco spazio per i sorrisi e le rassicurazioni, tanto utili in un clima di perenne campagna elettorale quanto pericolosi per affrontare i tornanti della storia. Dice Tremonti: "È come vivere in un videogame, compare un mostro, lo combatti, lo vinci, ti rilassi e subito spunta un altro mostro più forte del primo". E dato che - spiega - si è utilizzato il denaro pubblico "per salvare con le banche anche la speculazione", adesso il risultato è "che siamo tornati quasi al punto di partenza". Nuovi mostri, nuovi livelli, nuove sfide. Insomma, la crisi non è finita, anzi.
"Si dice che tutto va bene, ma ne siamo proprio sicuri?", si chiede dunque Tremonti. E fa bene. Però - scrive Farefuturo - viene un dubbio, a pensarci bene: che ne pensa di tutto questo Silvio Berlusconi, per il quale la crisi (che non ha toccato l'Italia), è ormai quasi del tutto alle spalle?
Chissà.
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