La Bestia delle donne

Perché siamo poco indulgenti con noi e molto con gli altri

La Bestia delle donne

Il tema de La bella e la bestia, ovvero il bene ed il male incarnati rispettivamente da una donna bellissima e da una creatura mostruosa, è vecchio come il mondo. Non solo la storia resa celebre dal film Disney ma anche Il principe ranocchio, King Kong, il mito di Angelica, la storia di Santa Margherita... Ci sono tantissimi esempi che hanno ispirato dipinti, film, libri. La contrapposizione tra la bellezza e la crudeltà a volte coincide, soprattutto nelle donne, capaci di far convivere al proprio interno sentimenti contrastanti.

Lasciando perdere la fiction e la letteratura, molto spesso la parte della 'bestia' non è incarnata da un antagonista ma da noi stesse, incapaci di perdonarci per non essere perfette. La bestia talvolta è un animaletto che riusciamo a scacciare, talvolta un enorme e crudele essere abominevole. Molto spesso è solo una vocina che non riusciamo a zittire e che ci dice che non siamo abbastanza belle, brave, sexy, simpatiche e chissà quante altre cose ancora.

Qualche giorno fa è circolato sul web un video del magazine americano Realsimple.com in cui delle bambine raccontano davanti allo schermo quello che sentono dire alle loro mamme, zie, sorelle maggiori. "Non posso assolutamente indossare un abito senza gli spanx (guaine rimodellanti)". "Ho un naso orribile!". Il cibo è un must in quanto a sensi di colpa: "Sono stata proprio cattiva oggi ho mangiato un capcake!" oppure "Domani comincio la dieta ma questa volta per davvero", "Devo perdere almeno 10 chili!" e un lapidario "Non piacerò mai a nessuno!".

Certamente è capitato di aver pronunciato o almeno pensato una di queste cose. Crediamo di essere emancipate, svincolate da questi luoghi comuni che reputiamo insulsi ma a volte ci ricaschiamo, anche ad una certa età, quando la consapevolezza di noi stesse dovrebbe avere la meglio sull'illusione della ricerca della perfezione. Non sempre riusciamo a seguire la ragione, a volte ci rifugiamo nella rabbia, nella frustrazione, che non sono buone consigliere.

Quanto spesso è capitato invece di sentirci sexy nel nuovo abito o di apprezzare le braccia, le cosce o i capelli che abbiamo? Il corpo che ci ospita non si meriterà pure qualche complimento ogni tanto? Le nostre figlie sentono quello che pensiamo e diciamo e ne risultano in qualche modo influenzate. Pensiamoci bene prima di rimproverarci per aver mangiato una fetta di torta o di dire che nessun abito ci andrà mai bene.

Le bambine, alla fine del video rivelano quello che vorrebbero dire alle loro mamme: "Tu sei bella anche se non pensi di esserlo". "La bellezza è quella interiore e non importa a chi assomigli".

"Non importa essere magri o essere grassi, ognuno è bello a modo suo".

Non si tratta di banalità ma di fermarsi a capire cosa è veramente importante e, come direbbe Monicelli, "Speriamo che sia femmina!"

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