Johannesburg - "Mi prendo tutte le responsabilità". Con queste parole, laconiche, Marcello Lippi chiude la propria esperienza in azzurro e decide di portare la croce per tutti, anche per i giocatori che, in queste tre gare del Mondiale, non hanno fatto - a onor del vero - una gran bella figura. "Non dico che pensavo di vincere il Mondiale - aggiunge il tecnico viareggino - ma pensavo a qualcosa di diverso". Poi si sofferma sull'atteggiamento, sbagliato, mostrato in campo dagli azzurri: "Mi prendo tutte le responsabilità, se la squadra è entrata con terrore nelle gambe e nel cuore vuol dire che l’allenatore non ha preparata bene la gara sul piano tattico e psicologico". Tutta colpa sua. Almeno così dice Lippi. Il tecnico che, non lo dimentichiamo, nel 2006 - solo quattro anni fa - ci portò sul tetto el mondo. Oggi il finale è decisamente diverso: è triste e fa male vedere un'Italia ridotta così. Ma al ct, piaccia o no, va riconosciuto un merito: non aver scaricato sugli altri le colpe del fallimento.
Era come un ottavo di finale "Il problema non è mettere in campo prima un giocatore o un altro - prosegue Lippi -. Il problema è mettere in campo una squadra che gioca in questo modo: la responsabilità è completamente di chi la manda in campo. Ero convinto che gli uomini che ho scelto potessero dare di più. Questo era come un ottavo di finale, dentro o fuori. Evidentemente ho sbagliato a creare i presupposti psicologici che non erano quelli giusti".
Si chiude un ciclo "Mi dispiace da morire per tutti: mi dispiace da morire chiudere così quattro anni fantastici, per me, per i tifosi, per la federazione e per tutti". E ancora una volta il ct rende onore ai propri giocatori: "Ero convintissimo di questi ragazzi, non l’ho preparata come avrei dovuto".
"Auguri al mio successore" Ora è stanco Lippi. Tornerà nella sua Viareggio, andrà a pescare e in barca. Tutte quelle cose che faceva quando, dopo aver vinto i Mondiali a Berlino, aveva lasciato - da campione - la panchina azzurra. "È mia intenzione non allenare per un po' - fa sapere -. Mi fermo qualche mese, poi valuterò a mente fredda". Poi fa gli auguri al proprio successore (Cesare Prandelli, ndr).
Buffon: abbiamo deluso "E' sotto gli occhi di tutti che abbiamo deluso", ha detto Buffon ai microfoni di Rai Sport. Rispondendo ad una domanda su Lippi, il numero uno azzurro ha aggiunto: "Ho visto che aveva tanta voglia di far bene. Sapeva che sarebbe stato l’ultimo mondiale e l’ho visto preparare ogni partita con dedizione. Il problema che tra il 2006 e il 2010 non ci sono tanti giocatori come Totti e Del Piero".
Pirlo: una figura vergognosa Non usa mezzi termini Andrea Pirlo: "Non abbiamo vinto la partita e la colpa è di tutti. Siamo un gruppo e le responsabilità vanno prese assieme". A chi gli ha chiesto se con oggi si chiude un ciclo, Pirlo ha risposto: "Penso di sì, per il futuro sono a disposizione".
Gattuso: cavalieri della vergogna "Quando abbiamo vinto
il Mondiale ci hanno fatto cavalieri del lavoro ora ci faranno cavalieri della vergogna: è giusto così", ha detto Rino Gattuso. "Il calcio italiano si deve fare un esame di coscienza, stasera abbiamo toccato il fondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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