Firenze - Il no definitivo a Cassano («una mia scelta tecnica»); il problema infortuni (ultimi in ordine di tempo Buffon e Camoranesi) e la conseguente accelerazione del processo di rinnovamento della Nazionale (quattro le facce nuove a Coverciano, dalla sorpresa Pepe al più «spaesato» Santacroce, nato in Brasile ma con papà lombardo); la difesa di allenatori in crisi di risultati (Ranieri in primis) e del Mourinho tuttologo, già ai ferri corti con i cronisti. È un Marcello Lippi con le idee chiare quello che approccia la seconda parte della corsa premondiale. I sei punti conquistati nelle prime due sfide sono un bel biglietto da visita per il doppio impegno con Bulgaria e Montenegro. Motivo in più per inaugurare la linea verde e per cominciare a voltare pagina rispetto a un passato nemmeno tanto lontano.
«Il processo di ringiovanimento doveva cominciare – sottolinea Lippi -: l’aumento degli stranieri nel nostro campionato fa sì che io abbia un bacino di 30-35 elementi da cui poi sceglierò i 26 del gruppo mondiale. E ci sono giocatori che fra due anni avranno una carta d’identità che dirà certe cose... Ma non era mia intenzione mettere da parte così presto i campioni mondiali (appena otto i reduci del gruppo di Berlino, ndr) con i quali ho un legame forte. È che ci sono tanti infortunati, una pura casualità...».
Non c’è invece Antonio Cassano, ormai accantonato dal ct viareggino. «Ho sentito anche parlare di questioni personali, ma non c’è nessun problema particolare con lui – spiega -. Semplicemente la mia è stata una scelta tecnica, al momento voglio vedere altri». Tra questi il gioiellino del Villarreal Giuseppe Rossi, il più grande rimpianto di molte squadre italiane. «È pronto per la nuova avventura, è un attaccante completo che può giocare esterno o prima punta senza problemi e, pur avendo 21 anni, ha grande maturità ed esperienza internazionale», l’elogio di Lippi.
Rossi ringrazia, sperando di incontrare un giorno il suo omonimo Valentino. «Al momento sono contento di giocare in Spagna – dice -, il campionato più bello insieme all’Italia, ma se mi chiamasse Ranieri alla Juve, potrei anche pensarci...». Quel Ranieri che ora è sulla graticola insieme a Spalletti per l’inizio di campionato balbettante. In particolare il tecnico bianconero avrebbe un rapporto difficile con i senatori della squadra. «Credo che non esista questo tipo di problema alla Juventus: ci sono degli infortuni e risultati negativi», la replica di Lippi. Ancora attento alle vicende torinesi. «Ci sono persone di altissima qualità per affrontare la situazione. E poi ricordatevi che chi allena grandi squadre come la Juve, il Milan, la Roma o l’Inter ha dimostrato di essere all’altezza di quella panchina». Il ct azzurro difende anche Mourinho, già fonte di polemiche per le sue esternazioni «scomode». «Personalmente, di Mourinho non ho l’impressione che voglia mettere bocca su tutto. Semplicemente risponde a qualsiasi domanda, anche a quelle un po’ provocatorie. E le sue risposte vengono magari ingigantite».
A Coverciano, oltre a Cassano, non ci sono Barzagli («gli ho detto che aspetto che torni quello di una volta», la precisazione di Lippi che equivale a una mezza bocciatura) e Del Piero.
Nomi eccellenti infine sono in infermeria (vedi Pirlo o Iaquinta), così come Buffon e Camoranesi resteranno da semplici osservatori fino a venerdì: il portiere ha una lesione all’adduttore destro e sarà sostituito da Curci, già chiamato al posto di Amelia nel precedente raduno; l’esterno ha un problema al bicipite femorale ma non sarà rimpiazzato. E stasera tutti al Franchi per la partita tra ex viola e milanisti a favore di Borgonovo, colpito da Sla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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