Chi sceglie Roma per le sue vacanze spesso lo fa guardando al Colosseo, ai Fori Imperiali o alla Basilica di San Pietro. Tutte motivazioni più che valide, che senza alcun dubbio contribuiscono a rendere il proprio viaggio un'esperienza indimenticabile. Alcuni luoghi come la Ferrovia Vaticana risultano meno popolari tra i turisti, malgrado racchiudano un fascino e una storia che sarebbe un peccato perdersi.
Ripetiamo, niente di male nel dedicare del tempo ad alcuni capisaldi delle vacanze romane. Eppure fermarsi soltanto ai luoghi più turistici sarebbe un po' come fermarsi al contorno mentre sta per arrivare un dolce inaspettato. La Ferrovia Vaticana potrebbe essere il giusto dessert con cui rendere la vacanza unica, magari per poter raccontare qualcosa di più insolito e originale durante i propri racconti di viaggio.
Storia e aneddoti
Alcuni luoghi cambiano, altri si evolvono e diventano qualcosa di inaspettato e bellissimo. Questa frase racchiude un po' tutta quella che è stata la storia della Ferrovia Vaticana, nata intorno al 1932 (quando si svolsero i primi viaggi di collaudo) e inaugurata nel 1934. Frutto indiretto dei Patti Lateranenti siglati nel 1929, questa linea fu pensata per collegare l'allora molto chiuso Stato Pontificio con Roma e l'Italia.
Per circa 20 anni fu utilizzata unicamente per lo spostamento merci. Il primo viaggio passeggeri avvenne nel 1959, in occasione del trasferimento della salma di Pio X a Venezia. Il primo Pontefice a utilizzarla per i suoi viaggi fu invece Giovanni XXIII per un pellegrinaggio ad Assisi e Loreto (1962).
La Ferrovia Vaticana risulta estendersi lungo 1270 metri di tratta, con sistema a scartamento ordinario e una cancellata scorrevole di ferro volta a separare la Santa Sede dall'Italia. Il passare degli anni e il progresso nel trasporto su gomma contribuirono alla dismissione di questa ferrovia. Dal 2015 l'antica stazione ferroviaria del Vaticano è utilizzata per consentire a turisti e pellegrini di recarsi in visita alle ville pontificie di Castel Gandolfo.
Ferrovia Vaticana a piedi: la Passeggiata del Gelsomino
Il fascino storico associato a questa ferrovia non si offre però da solo a turisti e romani. In occasione del Giubileo del 2000 uno dei due binari che componevano questa tratta venne rimosso e il luogo ne risultò profondamente trasformato.
In sostituzione del binario rimosso venne creata la Passeggiata del Gelsomino. Un percorso a piedi che collega la stazione Roma S. Pietro con le mura vaticane, offrendo un suggestivo affaccio su Roma e sul Vaticano. Deve il suo nome alla vicina via dei Gelsomini, che a sua volta deriverebbe dall'affacciarsi su quella che era un tempo nota come "Valle del Gelsomino".
Chi ha la fortuna di visitare Roma d'estate potrà godere anche dello spettacolo della fioritura dei gelsomini presenti lungo la via omonima. Nel resto dell'anno si potrà comunque approfittare di una vista con davvero poche rivali nella Capitale.
Impossibile infine non raccontare un breve e curioso racconto a metà tra storia e leggenda. Il primo a portare il gelsomino in Italia fu il Granducato di Toscana, e ai tempi il fiore era custodito gelosamente dal Granduca nei suoi giardini privati. Un giardiniere ne rubò uno per donarlo alla sua amata, convincendola così a sposarlo. Da allora questo fiore sarebbe associato anche al matrimonio e alla felicità di coppia.
Passeggiata del Gelsomino, come accedere
Chi volesse percorre la
Passeggiata del Gelsomino dovrà accedere alla Ferrovia Vaticana passando per la stazione Roma S.Pietro. Entrare nella stazione come se si volesse prendere un treno e incamminarsi lungo il binario 1.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.