Ospitiamo un intervento di Vincenzo Lorenzelli, presidente della Fondazione Carige, in merito al progetto sul «Polittico della Cervara» e, in maniera più ampia e diffusa, il rapporto fra la nostra citta e la cultura dopo lo scorso anno.
«Metabolizzato eccellentemente il 2004, Genova si è confermata, anche questanno, come una delle nuove mete del turismo culturale nel nostro Paese, con unofferta affatto originale e diversificata che, accanto a mostre e musei, ha saputo proporre anche iniziative inedite ed intriganti per un pubblico sempre più esigente e smaliziato. Fra queste, spicca, per ambizione e fantasia, il progetto Il Polittico della Cervara, che consentirà finalmente la realizzazione di un sogno da tempo vagheggiato da numerosi storici e appassionati darte: riunire, a quasi 500 anni dalla loro realizzazione, le sette tavole del pittore fiammingo Gerard David, che componevano il polittico dellaltare della Chiesa Abbaziale di San Gerolamo della Cervara, presso Santa Margherita Ligure.
«Un evento straordinario, ideato e curato da Clario Di Fabio, direttore di Palazzo Bianco, insieme a Marian Ainsworth, massima esperta a livello mondiale di Gerard David, e reso possibile grazie alla collaborazione con il Museé du Louvre di Parigi e con il Metropolitan Museum of Art di New York, a testimonianza di un ormai consolidato inserimento dei nostri musei cittadini nel grande circuito internazionale dellarte. I notevoli investimenti di risorse finanziarie nel settore culturale, che hanno visto negli ultimi anni la Fondazione Carige sempre in prima fila accanto alle amministrazioni locali, iniziano a dare i loro frutti come mostra con forte evidenza questa originale iniziativa, che auspichiamo possa interessare, accanto agli specialisti, anche il pubblico più ampio, sempre più spesso attratto da eventi espositivi spettacolari incentrati sullostensione di unopera darte unica e formidabile.
«Del resto, come sostengono numerosi sociologi ed economisti, oggi la cultura rappresenta un fattore strategico fondamentale per governare difficili e complessi percorsi di ridefinizione della vocazione di città industriali in fase di declino avanzato. Gli esempi ormai classici di St. Louis e di Linz, riconvertiti da distretti industriali in distretti culturali, mostrano come la cultura permeando tutte le dimensioni dello sviluppo urbano, consenta, attraverso un diffuso innalzamento della qualità della vita, di ridisegnare complessivamente lidentità sociale-produttiva ed economica di una città.
«In tal senso, solo nel medio e lungo periodo potranno essere verificati i mutamenti prodotti da GeNova 2004, anche se è palpabile e davanti agli occhi di tutti una radicale trasformazione della città, almeno della sua parte più monumentale e scenografica.
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