Lo hanno già salutato, sepolto nella terra di Marsica nonostante fosse così presto. Perché a 16 anni Luigi Cellini non aveva fatto in tempo neppure a sognare.
Stava ancora scegliendo gli ingredienti della sua vita, cominciata a Trasacco e finita sotto le macerie della scuola alberghiera dell'Aquila. Perché Luigi voleva diventare cuoco. Suo padre appena avuta la notizia si è precipitato a scavare con le sue mani. Non ha potuto far altro che dirgli addio con un funerale. All'aperto, per paura dei crolli.
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