«Dovrò prendere questa decisione su Battisti questa settimana». Lo ha dichiarato oggi all'Ansa il presidente uscente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, durante la conferenza stampa conclusiva del suo secondo e ultimo mandato ai corrispondenti a Brasilia. Lula ha promesso di decidere sul caso Cesare Battisti prima del primo gennaio 2011 per non lasciare l'incombenza alla presidente eletta Dilma Rousseff. Il presidente operaio non si è mostrato molto disposto a parlare dell'ex terrorista, in prigione nel penitenziario della Papuda, a Brasilia, dal 2007. Ma ha risposto cordialmente, anche se brevemente, alle domande dell'ANSA rivoltegli durante una prima colazione con i corrispondenti al palazzo presidenziale del Planalto. «Non ho mai detto quale fosse il mio parere - ha affermato Lula che ha conversato per più di un'ora con i giornalisti - Inviterò il compagno Luis Inacio (l'avvocato generale dello stato, Luis Inacio Lucena Adams ndr) ad esprimersi e mi adeguerò al suo parere». A una domanda dell'Ansa se vedeva il caso dell'ex militante dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo) come una questione di sovranità brasiliana, Lula ha risposto: «No, non è un problema di sovranità ma è una questione giuridica. Quando l'avvocatura mi darà il suo parere allora vedrete cosa deciderò». In realtà nell'infuriare delle polemiche in Italia all'inizio del 2009, dopo che l'asilo di Battisti era stato accettato dall'allora ministro della giustizia Tarso Genro, Lula aveva risposto alla lettera del presidente Giorgio Napolitano dicendo pubblicamente che il caso aveva a che vedere anche con la sovranità del Brasile. Poi, nel novembre successivo, vi era stata la sentenza del Supremo Tribunale Federale (Stf) che aveva capovolto il parere di Genro concedendo l'estradizione in Italia di Battisti. Ma il Stf aveva condizionato il tutto alla decisione finale del presidente della repubblica. Lula ha aspettato più di un anno per decidere e la sua delibera è attesa in extremis, dal momento che l'ex sindacalista metallurgico uscirà di scena venerdì 31 dicembre. Il comitato internazionale favorevole alla scarcerazione di Battisti si aspettava che l'ex terrorista fosse liberato per il suo 46/esimo compleanno, il 18 dicembre, o per Natale. Ma Lula non ha deciso così e lascia ancora in forse se concederà o no l'estradizione in Italia di Battisti. Martedì scorso Lula si era riunito una prima volta con l'avvocato generale dello stato per ottenere il parere definitivo dell'avvocatura sul caso. Ma alla fine della riunione avrebbe chiesto ad Adams che alcuni aspetti giuridici fossero presentati in forma più chiara.
«Il presidente ha bisogno di avere una maggior sicurezza su alcuni aspetti giuridici per evitare che vi possano essere al riguardo pareri diversi», ha spiegato il suo capo di Gabinetto Gilberto Carvalho. Adams dovrà quindi ritornare questa settimana da Lula con il suo parere perfezionato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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