In questo caso si può dire «il buongiorno si vede dal mattino»: una hole in one nel primo giro è certamente un buon auspicio. Diana Luna, 26enne proette romana, ha centrato la buca 15, un par 3 di 148 metri e ha proseguito nel torneo compiendo un'impresa che, nel golf italiano, non ha precedenti. Infatti, dopo aver domato il link scozzese di Portmarnock la settimana scorsa aggiudicandosi l'AIB Irish Open, la Luna è andata a vincere in Norvegia, a Larvik, il SAS Ladies Masters. Non succede spesso nel golf di vincere due titoli consecutivi, ma la nostra giocatrice ha messo in campo le tre «C» che la contraddistinguono: cuore, coraggio e carattere. Purtroppo a scapito di un'altra italiana, Veronica Zorzi, al comando dopo due giri e terminata comunque con un ottimo terzo posto.
Il sogno di Diana ora è vicino, quasi tangibile: entrare a far parte del team europeo di Solheim Cup (la sfida che oppone le giocatrici europee a quelle statunitensi) che si svolgerà dal 21 al 23 agosto nella tana del lupo ovvero sul tracciato del Rich Harvest Farms, a Sugar Grove, nell'Illinois. Con il suo successo la Luna occupa ora la quinta posizione nella classifica a punti. Sarà durissima battere le statunitensi ma Diana è giocatrice fondamentale per carattere e perché, a dispetto del suo aspetto etereo e dolce, in match-play è veramente il classico «osso duro», e questa sua inclinazione la mette ora in mostra anche nelle gare medal dove non molla mai. Con la vittoria norvegese è anche balzata al comando della money list del Ladies European Tour con 138.849 euro guadagnati in otto gare, davanti alla norvegese Marianne Skarpnord (euro 130.901).
«Finalmente - ha detto la Luna a caldo - comincio a raccogliere i frutti del duro lavoro che ho iniziato un anno fa. Sono veramente contenta, anche se ancora un po' confusa per la stanchezza. Adesso torno a Cannes dove mi aspetta mio marito Fabio, che in questi giorni mi è stato molto vicino incitandomi. Mancava l'inno alla premiazione, però è stato molto emozionante vedere sventolare il tricolore sul pennone più alto. L'Italia sta dimostrando di essere molto valida dal punto di vista tecnico e sono orgogliosa che ciò possa accadere anche grazie ai miei risultati». Ha poi aggiunto: «Sinceramente quando ho terminato la gara non pensavo di riuscire a vincere con il 70 di giornata. Temevo di dover andare allo spareggio e pensavo di poter avere qualche problema per la stanchezza, che già avevo accusato anche ieri verso la fine del secondo turno».
E il sogno potrebbe avverarsi
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