Lupi: "La Procura non detta l'agenda. Ma se Beppe lascia, noi siamo pronti"

Uguccioni: "I progetti delle squadre nel bando"

Lupi: "La Procura non detta l'agenda. Ma se Beppe lascia, noi siamo pronti"
00:00 00:00

«Il centrodestra è prontissimo, bisogna solo ragionare su un programma che sia serio. Se Sala si dimetterà saremo immediatamente pronti ad assumerci la responsabilità di governo di Milano». Parola di Maurizio Lupi (nella foto in basso), leader di Noi Moderati a chi gli chiedeva se, a fronte alle richieste di dimissioni del sindaco Beppe Sala da una parte del centrodestra dopo le questioni sull'urbanistica e sullo stadio, la coalizione sarebbe pronta per guidare Milano. Entrando nel merito della questione anche Lupi spinge per la vendita: «La politica deve essere ferma e assumersi la responsabilità di andare avanti sulla vendita dello stadio altrimenti continua a essere come il Salva Milano». Nell'ultima settimana infatti, è andata in scena in aula la richiesta di dimissioni della giunta da parte del centrodestra a fronte delle inchieste della Procura sull'urbanistica, che si stanno ingigantendo sempre di più. E come se non bastesse appunto, ora anchequella su San Siro.

Ma un nuovo colpo basso sull'intera operazione arriva dalla sinistra, o meglio da Rifondazione, che attacca duro: «Dopo stravolgimenti e molte ipotesi, il sindaco e le squadre sono tornate al punto di partenza: svendere (a un prezzo irrisorio) lo stadio per abbatterlo a spese dei milanesi, distruggere i 5 ettari del parco dei Capitani e costruire migliaia di metri quadri di funzioni private col pretesto di coprire i costi del nuovo stadio. Un'operazione immobiliare assurda che non ha alcuna logica e non portanessun vantaggio alla città ma, al contrario, immette nei bilanci dei fondi finanziari proprietari di Inter e Milan un asset finanziario-immobiliare». Ma ce n'è anche per la maggioranza in Comune: «Spicca in questa vicenda l'ennesimo silenzio-assenso di una maggioranza in Consiglio che di fatto, lo abbiamo già visto col Salva-Milano, si limita a ratificare decisioni già prese da Sindaco e Giunta». Accusa che viene smentita a stretto giro di posta dalla capogruppo del Pd Beatrice Uguccioni (nella foto in alto) che chiede che nell'avviso di gara che venga pubblicata la valutazione dello stadio dell'Agenzia delle Entrate e soprattutto il Docfap delle squadre, ovvero i progetti per il nuovo stadio, per la massima trasparenza, elemento pubblicato a sorpresa in tarda serata nel bando di vendita.

A smascherare le difficoltà del sindaco ci pensa la Lega con Alessandro Verri «Il Sindaco cerca di minimizzare l'indagine della Procura sulla vendita di San Siro: dire che si tratta di un atto dovuto non cancella i dubbi sollevati sulla vendita del Meazza.

Il sindaco parla del partito del no per screditare chi ha dubbi sull'operazione San Siro, ma dovrebbe guardare dentro la sua stessa maggioranza, dove i primi a ostacolare questa operazione sono i Verdi e una parte della sinistra».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica