Lusso e design si sono dati appuntamento a Mumbai (ieri e oggi) per la quarta edizione della «Hindustan Times Mint Luxury Conference», un appuntamento che richiama i maggiori rappresentanti dei due settori. Di battiti e confronti riguardano strumenti e strategie per il corretto sviluppo di un mercato con enormi potenzialità di crescita. E proprio sul rapporto lusso-design ieri c’è stato un intervento di Giovanna Vitelli, vicepresidente di Ucina-Confindustria Nautica e al vertice del gruppo Azimut-Benetti insieme con il padre Paolo. Oltre alla Vitelli, a Mumbai sono stati invitati anche Santo Versace, Fulvia Ferragamo, Emanuel Ungaro e Mark Henderson. Davanti a una platea di 300 selezionatissimi ospiti, Giovanna Vitelli ha spiegato come il design abbia sempre rappresentato per il suo gruppo un punto di forza: molto più che semplice estetica. «Uno yacht - ha detto ieri sera la Vitelli - non è una borsa o un accessorio. E non è ideato perché viva solo una stagione. Nel nostro settore il design dura nel tempo. È l’unico modo con il quale si costruisce la forza di un brand e si creano prodotti icona: sintesi di bellezza, tecnologia e innovazione. Il gruppo che rappresento è un vero e proprio precursore, avendo sviluppato innovazioni di prodotto che hanno introdotto un nuovo modo di vivere a bordo, segnando in questo modo nuovi percorsi stilistici successivamente imitati da cantieri di tutto il mondo». E ha citato diversi esempi: l’introduzione delle grandi finestrature laterali nello scafo al posto dei tradizionali oblò (rivoluzione assoluta nell’illuminazione delle cabine); l’invenzione del primo «loft sul mare» (Azimut Leonardo 100) senza porte e separazioni tra interno ed esterno; la capacità di concentrare tutti i contenuti di uno yacht molto più grande in una barca di 36 metri (Benetti Classic, un modello che in 10 anni ha venduto più di 50 esemplari, record per uno yacht di queste dimensioni). E infine il «Magellano 50» con le sue forme un po’ retrò e tuttavia straordinariamente moderno e contemporaneo anche grazie alle sue caratteristiche di elevata compatibilità ambientale che gli hanno garantito la certificazione «Green Plus» da parte del Rina. Il segreto del successo? «La conduzione di Azimut-Benetti, il più grande gruppo privato nell’industria della nautica di lusso, che in oltre 40 anni ha reinvestito circa 450 milioni di euro destinati alla costruzione di nuovi cantieri (7 in Italia, 1 in Brasile e 1 in Turchia, ndr) ma soprattutto allo sviluppo di nuovi modelli». La società possiede anche 4 marina - tre in Italia e uno in Russia.
In India il gruppo è presente tramite «Ocean Blue», un dealer che vanta un solido track record di vendite e soprattutto può contare su numerosi punti di assistenza al cliente sparsi sul territorio.AR
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