Palermo - Il superlatitante mafioso, Giovanni
Nicchi, 28 anni, è stato arrestato a Palermo dagli uomini della
squadra mobile della polizia in via Cluverio. Nicchi è ricercato
dal 2006 per associazione mafiosa, estorsione e altro.
Considerato l’erede di Salvatore Lo Piccolo, è nell’elenco dei
trenta latitanti più pericolosi d’Italia. Detto "u
picciutteddu" arrestato oggi dalla squadra mobile palermitana è il rampollo delle cosche mafiose
palermitane, un giovane che dopo gli arresti degli ultimi anni
che hanno decimato Cosa nostra e soprattutto dopo la cattura di
Salvatore Lo Piccolo era in rapida ascesa.
A Milano in manette Fidanzati È stato arrestato a Milano Gaetano
Fidanzati, uno dei boss mafiosi appartenenti alla lista dei 30
ricercati per mafia più pericolosi.
È stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile in via
Marghera mentre era in compagnia del cognato. Gaetano Fidanzati è uno dei
capimafia storici palermitani. Per avere un’idea della sua
posizione all’interno dell’organizzazione basta ricordare che
nel ’70 un’auto venne fermata casualmente ad un posto di blocco.
Dentro, con documenti falsi, c’erano, oltre a lui, Tommaso
Buscetta, Salvatore Greco, Giuseppe Calderone, Gaetano
Badalamenti e Gerlando Alberti, padrini che avevano e avrebbero
fatto parlare a lungo di loro.
Fidanzati è entrato a pieno titolo nel gotha dei trafficanti
di droga mafiosi. Il suo nome è contenuto in inchieste su
traffici mondiali di eroina e soprattutto cocaina di diverse
procure italiane e nei dossier di investigatori Usa.
Fidanzati è ritenuto dagli investigatori uno
dei più importanti boss del narcotraffico e dopo di lui sono
stati arrestati per traffico di droga anche i figli, Guglielmo e
Giuseppe, che avevano basi logistiche nel Nord Italia occupando
spazi del mercato della cocaina in Veneto e Lombardia.
Presi con Nicchi anche due fiancheggiatori
Oltre al boss Gianni Nicchi la
Polizia ha arrestato a Palermo altre due persone. Sarebbero i
proprietari dell’appartamento in via Juvara in cui il superlatitante
si nascondeva. La notizia è stata confermata da fonti interne alla
Questura.
Secondo quanto si apprende l’ormai ex latiante si troverebbe
ancora all’interno dell’abitazione e sarebbero in corso perquisizioni
Berlusconi: "A Milano e Palermo due colpi straordinari" "Le nostre forze dell’ordine hanno
effettuato due colpi straordinari a Palermo e a Milano. A
Palermo siamo riusciti a catturare Gianni Nicchi che è il
numero due di Cosa nostra e a Milano abbiamo catturato Danilo
Fidanzati che è il numero tre di Cosa nostra. Credo che sia
una bella situazione, una bella operazione che deve confortare
i cittadini di buon senso". Così il presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi commenta, a margine dell’inaugurazione
dell’Alta Velocità Torino-Milano le due operazioni portate a
termine a Palermo e Milano. L’arresto dei due latitanti Nicchi e
Fidanzati è "la risposta a tutte le calunnie rivolte al Governo
da irresponsabili che non fanno altro che gettare fango" ha proseguito il premier.
Berlusconi ha ricordato "il sequestro di quasi 6 miliardi di euro
alle organizzazioni criminali e l’arresto di tantissimi
latitanti. Con queste due operazioni a Palermo e Milano - ha
detto - sono 17 su 30 più pericolosi latitanti che sono stati
arrestati. È un’operazione che dà sollievo a tutti gli
italian", ha sottolineato il Premier. "Siamo il governo - ha concluso Berlusconi - che ha fatto di più
contro la mafia negli ultimi venti anni".
Maroni: "Manca solo Messina Denaro" "Gli arresti di mafia fatti oggi
fanno giustizia delle farneticazioni di questi giorni". Così
il ministro dell’Interno ha commentato, in una intervista a Sky,
l’arresto di Gaetano Fidanzati e Gianni Nicchi. "Quelle di Spatuzza sono vere e proprie farneticazioni - ha
detto Maroni - dettate da chi vuole colpire un governo che sta
facendo quello che non è mai stato fatto contro la mafia negli
ultimi 50 anni". "Non sono arresti ad orologeria". Parola di Maroni che spiega: "Considererei un’offesa
alla professionalità e al coraggio di chi rischia la vita per
queste operazioni di polizia chi dicesse che si tratta di arresti
a orologeria" all’indomani delle dichiarazioni del pentito
Spatuzza su Berlusconi. "Le catture non sono mai ad orologeria.
Basta capire un pò come funzionano queste cose, conoscere il
rischio che corrono gli investigatori per catturare i boss per
rendersi conto di questo. Sarebbe una idiozia dire una cosa del
genere, cioè che si tratti di arresti ad orologeria". Nicchi
arrestato oggi a Palermo "è il numero 2 di Cosa nostra. Rimane solo
il numero 1, Matteo Messina Denaro, e sono certo che presto prenderemo
anche lui" ha proseguito Maroni.
Schifani: "Operazione eccezionale" Il Presidente del Senato, Renato
Schifani, ha telefonato al Ministro dell’Interno, Roberto
Maroni, al capo della Polizia, dott. Antonio Manganelli, e al
questore di Palermo, dott. Alessandro Marangoni, per
congratularsi personalmente dell’eccezionale operazione
antimafia che ha portato oggi all’importantissima cattura di
Giovanni Nicchi, ritenuto il numero tre di Cosa Nostra, e di
Gaetano Fidanzati, esponente di spicco della mafia. "Queste
operazioni" precisa il Presidente Schifani "confermano, ancora
una volta, l’impegno dello Stato e del Governo nell’azione di
contrasto al male assoluto della mafia che non può e non deve
conoscere alcuna distrazione o tolleranza".
Il messaggio di Fini Il Presidente della Camera Gianfranco
Fini, in un messaggio inviato al Ministro dell’Interno Roberto
Maroni, ha espresso soddisfazione per i nuovi importanti
successi conseguiti nella lotta alla mafia, manifestando il suo
compiacimento per gli arresti di Giovanni Nicchi e Gaetano
Fidanzati. Fini ha sottolineato che si tratta di un nuovo
importante risultato che si aggiunge a quelli recentemente già
conseguiti e che hanno portato all’arresto di alcuni tra i più
pericolosi latitanti.
Grasso: "Arresti che procurano danni a Cosa Nostra" "Questi due boss arrestati avevano grandi
capacità decisionali e credo che il fatto che siano stati
catturati produrrà un grosso danno a Cosa Nostra". Lo afferma
Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, intervenendo a Rai
News 24. "Nicchi è stato catturato vicino a palazzo Giustizia a
Palermo, in una zona che non dava nell’occhio. Si mimetizzava con
il via vai di tutto ciò che avviene intorno a un tribunale. Lo
abbiamo catturato seguendo - ha spiegato Grasso - alcune persone
con cui era stato visto in precedenza. Poi abbiamo fatto il
blitz, che ha avuto successo". "Non è stata una sfida" la scelta del 28enne di nascondersi in
pieno centro città. "Ci sono dei modi diversi di mimetizzarsi -
spiega Grasso - il più insospettabile come in questo caso, ma
anche quello con il quale ci si allontana dalla città, come nel
caso di Provenzano, che viveva in campagna".
Nessun ruolo dei pentiti nell’arresto di Nicchi e Fidanzati,
spiega Grasso. "Si tratta di attività di polizia giudiziaria,
ricerche e pedinamenti. A Milano, Fidanzati è stato arrestato per
strada, riconosciuto e preso". "Ci auguriamo, come ha detto Maroni - ha concluso Grasso - di
prendere presto Messina Denaro, lavoriamo per questo".
E la "catturandi" festeggia suonando la campana Un lungo serpentone di auto della
Polizia attraversa le strade di Palermo. È stato catturato un
boss della mafia, Gianni Nicchi, e gli uomini della polizia
vogliono "festeggiare" così il loro successo. Un corteo di
autovetture che, con sirene e lampeggianti accesi, percorrono le
strade del capoluogo siciliano passando accanto all’albero
dedicato a Giovanni Falcone - di fronte l’ingresso
dell’appartamento dove viveva il giudice - in via Emanuele
Notarbartolo: una forma di rispetto e omaggio nei confronti del
magistrato assassinato in un agguato di stampo mafioso. E anche
oggi la tradizione è stata rispettata.
Poi il corteo passa davanti al Tribunale e arriva in questura.
Qui il mafioso viene portato nella stanza del dirigente della
sezione "catturandi" della Squadra mobile palermitana per la
conclusione del rito: il suono della campana.
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