Cassazione, il Viminale tira dritto: "Decisione ininfluente sulla Diciotti"

Dal ministero dell'Interno trapela tranquillità per la sentenza con la quale si obbliga lo Stato al risarcimento dei migranti a bordo della nave Diciotti nel 2018

Cassazione, il Viminale tira dritto: "Decisione ininfluente sulla Diciotti"
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La sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha deciso in via definitiva l'obbligo di risarcimento da parte dello Stato per i migranti della nave Diciotti del 2018 non avrà conseguenze sulle decisioni attuali del governo. È quanto spiega il ministero dell'Interno con una nota diramata alla stampa a seguito di alcuni interventi da parte di chi chiedeva una revisione delle strategie sulla gestione dei migranti a fronte della decisione dei giudici del Palazzaccio. Come riportato dall'agenzia Ansa, dal Viminale trapela "assoluta tranquillità" soprattutto perché in base all'analisi tecnica della sentenza, al Viminale si ritiene che la decisione dei giudici sia "sostanzialmente ininfluente" sulla gestione attuale dell'immigrazione irregolare dal nord Africa (assegnazione dei porti alle navi private, rapporti con le autorità di Tunisia e Libia, ecc.).

La quantificazione del risarcimento non è ancora stata effettuata. La Cassazione ha condannato al pagamento ma ora si attende la fase successiva. Sono 41 in tutto quelli che saranno risarciti con i fondi dello Stato e intanto lo scontro tra magistratura e politica si è riacceso a fronte di questa decisione. La Suprema Corte ha stabilito che lo Stato dovrà risarcire i danni non patrimoniali subiti dai migranti durante i giorni di permanenza forzata a bordo della Diciotti, definendo "illegittima" la restrizione della loro libertà personale. Giorgia Meloni ha definito la decisione sulla base di un principio risrcitorio "assai opinabile" perché la presunzione del danno è in contrasto "con la giurisprudenza consolidata e con le conclusioni del Procuratore Generale".

In sostanza, scrive nel post il presidente del Consiglio, "per effetto di questa decisione, il governo dovrà risarcire - con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse - persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano".

Quindi, conclude: "Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante".

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