Il maiale on-line e la mongolfiera sul Chianti: la crisi si batte così

Un concorso organizzato dalla Coldiretti premia le idee innovative più originali: dallo yogurth di asina, al miele barricato, dall'olio personalizzato al pecorino vegetale destinato ai musulmani

C'è un maiale on-line e pare che abbia molto successo. No, non dice parolacce e non fa vedere niente di scandaloso. Non si tratta infatti di un sito porno, ma solo di un Ipad che entra nelle stalle e che segue costantemente crescita, alimentazione e benessere dei suini. Un grande fratello che non vuole fare scandalo, ma ottenere eccellenti salumi supervisionati. Poi c'è l'«imprenditore solidale» che usa il linguaggio braille sull'etichetta del proprio miele. Il vivaista-artista che trasforma il suo estro in vere e proprie sculture verdi. L'imprenditore agricolo che ogni mattina imbarca i suoi ospiti e clienti in mongolfiera e li porta in volo sopra il Chianti. E l'originale casaro che propone un pecorino vegetale, ottimo per vegetariani e musulmani.
É la crisi, bellezza, e bisogna darsi da fare così, spremendosi il cervello. Tante di queste idee creative hanno tenuto banco al concorso "Oscar Green" 2011, per l'innovazione, indetto dalla Coldiretti. Proposte e curiosità buone anche per gli imminenti acquisti di Natale.
Tra le novità di quest'anno c'è un abile produttore che, una volta scoperte le preziose virtù del latte d'asina, è riuscito anche a ricavarne il primo e golosissimo yogurt. Un altro agricoltore offre ai clienti un olio extravergine personalizzato, in modo che si possa conoscere esattamente la pianta d'ulivo dal quale è stato ricavato. Ma da Oscar è forse l'inventore del primo miele in barrique: il pregiato nettare, già molto apprezzato, può raggiungere la sua massima espressione e raffinatezza se viene adeguatamente invecchiato in botti di rovere.
Un altro ha sapientemente recuperato i vitigni dell'impero austro-ungarico per produrre un «vino d'altri tempi». Tra i finalisti non potevano mancare gli imprenditori agricoli attenti al sociale. Come chi ha avviato un progetto con l'ospedale per fornire pasti a chilometro zero.

O infine chi ha saputo esaltare la diversità creando un'azienda agrituristica dove i ragazzi down, attraverso una razionale suddivisione della diverse competenze e delle risorse, sono gli impiegati della struttura. Ricchi premi e applausi a tutti

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