Roma - Polemica in Rai. Rinviate alla settimana prossima le nomine all'ordine del giorno del cda Rai di oggi: i quattro consiglieri di maggioranza presenti sono usciti al momento del voto facendo mancare il numero legale. All'ordine del giorno c'erano le nomine per la direzione di RaiTre, Tg2, Rai Parlamento, Gr Parlamento e Rai Gold.
Garimberti: rinvio per logiche non aziendali Il rinvio delle nomine oggi in Cda Rai risponde a logiche non aziendali, da lottizzazione. Lo dice il Presidente, Paolo Garimberti. "Ancora una volta purtroppo motivi esogeni hanno prevalso sull'interesse dell'Azienda. In un momento in cui c`è la necessità e l'urgenza di migliorare la competitività della Rai nel mercato televisivo è stata fatta una scelta di impedire le nomine di canali e testate prive di direttori nonostante il Direttore Generale avesse con coerenza confermato le sue proposte. E' una scelta che indica come ragioni altre, o come suol dirsi le logiche della lottizzazione, siano più importanti di quelle che presiedono a una sana gestione di un'azienda. E' la stessa logica per la quale quando si critica la qualità o gli ascolti di un telegiornale o di un approfondimento immediatamente si alza il fuoco di sbarramento dei difensori politici d'ufficio. La Rai non può più permettersi di essere paralizzata da giochi e giochini di parte".
Consiglieri di maggioranza irresponsabili "Irresponsabile: non troviamo aggettivazione diversa per definire il comportamento dei consiglieri che facendo venir meno il numero legale hanno impedito che venissero nominati i direttori di Rai3, TG2, Rai parlamento e Gr Parlamento. Nonostante il delicatissimo momento che l’azienda sta vivendo per la crisi di ascolti e di ricavi sulle nomine continuano a prevalere piccoli interessi personali e di parte". Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri di amministrazione Rai Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten.
"È bene far sapere all’opinione pubblica che questa volta è stata fatta la scelta di lasciare quattro importanti direzioni vacanti -sottolineano i tre consiglieri d’opposizione- soltanto perché non è stata condivisa la pretesa di nominare per la prima volta condirettori a Gr Parlamento e Rai parlamento, testate importanti ma con un numero di redattori (rispettivamente 20 e 30 unità) che non giustifica assolutamente una così rilevante modifica organizzativa. Abbiamo da tempo espresso preoccupazioni sul futuro dell’azienda e dopo l’andamento degli ultimi due consigli di amministrazione non possiamo che lanciare un vero e proprio allarme".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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