
I carburanti rinnovabili come ancora di salvezza per il settore dell'automotive che solo in Lombardia conta su 30mila aziende, 100mila lavoratori e un fatturato complessivo di 40 miliardi di euro.
La Regione continua la sua battaglia per ribadire che non esiste soltanto l'elettrico e che non si può consegnare il mercato europeo ai cinesi. E così ieri a Bruxelles l'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi (nella foto) ha presentato il nuovo «Manifesto Carburanti Rinnovabili per le filiere produttive della mobilità». Un documento sottoscritto dai principali stakeholder e dalle principali associazioni di categoria per tornare a insistere sulla «neutralità tecnologica» e quindi sulla necessità di esplorare tutte le diverse possibilità alternative per ridurre le emissioni. E tutto questo perché «l'industria lombarda ed europea, basata sul motore endotermico, possa restare competitiva sullo scenario mondiale». «L'Ue ha commentato Guidesi a margine della sua mission europea deve correggere i gravi errori che hanno avvantaggiato soprattutto i competitors. A cominciare dai cinesi».
Una situazione davvero «paradossale» secondo l'assessore che adesso rischia di causare il «più grande suicidio economico della storia». Specie se si considera che attualmente il 75 per cento della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo. Non solo, ma anche che in Italia il numero delle vetture prodotte nel 2024 è stato inferiore del 20 per cento, con punte del 30 per cento per i componentisti, rispetto al 2019.
E quindi il manifesto a sostegno dei carburanti rinnovabili, aggiorna il documento formulato nel 2022 grazie anche al contributo di istituti e università, con l'ipotesi di aprire un centro di ricerca e di trasferimento tecnologico in Lombardia. Invitando allo stesso tempo la Commissione europea a mettere a terra una strategia continentale che dia pari dignità a tutte le trazioni, compresi i motori endotermici alimentati da biocarburanti. E quindi a rivedere l'applicazione delle multe ai produttori di veicoli.
Un ragionamenti da estendere anche a veicoli per il trasporto merci, con Iveco che in Lombardia produce Eurocargo a Brescia e Daily a Suzzara. Un nuovo capitolo dell'azione di lobbying portata avanti ormai da tre anni dalla Regione e da Guidesi che presiede l'Alleanza europea dell'automotive. Un settore strategico soprattutto per l'economia della Lombardia.
Adesso il tempo stringe: la riconversione degli stabilimenti all'elettrico, se l'Unione europa proseguirà sulla strada intrapresa, sarà irreversibile nel 2027 e «comprometterebbe la leadership europea nella produzione di motori
endotermici», con ricadute pesanti sui posti di lavoro. Sulle tempistiche di adattamento dell'intera industria serve più «realismo». Secondo Guidesi «l'Ue deve tutelare competitività e occupazione; prima che sia troppo tardi».
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