Manovra, Tremonti: "L'austerità è necessaria" Posta la fiducia al Senato

Tremonti sulla Finanziaria: "Abbiamo mantenuto la coesione sociale, il Paese si è rivelato responsabile". Dal governo fiducia anche al Senato. Il Pd all'attacco: "E' intollerabile"

Manovra, Tremonti: 
"L'austerità è necessaria" 
Posta la fiducia al Senato

Roma - "Non so se sia una ideologia ma l’austerità certamente è una necessità e una responsabilità". Tornando a difendere la stuttura della Finanziaria il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha sottolineato che "siamo ad un tornante della storia, non solo per noi ma per tutti i paesi". L’austerità, ha aggiunto il titolare del dicastero di via XX Settembre, "è una necessità che significa solidarietà e responsabilità". Intanto il governo pone la fiducia anche al Senato.

Mantenuta la coesione sociale La manovra correttiva varata dal governo è stata il "primo atto" per gestire "con senso di responsabilità" il cambiamento imposto dalla seconda fase della crisi economica con l’attacco all’euro che ha obbligato i paesi dell’Ue a interventi drastici. Tremonti ha voluto dare atto al "diffuso senso di responsabilità" manifestato dal paese nel suo insieme, anche a volte con le critiche di alcuni pezzi della società e, in particolare, del sindacato. Tremonti ha ricordato che la manovra "è stato un passaggio che contiene elementi di riforma. Nessuno ha avuto l’idea di rottura del clima di coesione sociale e questo è dovuto a un profondo senso di responsabilità". Il ministro dell’Economia ha inoltre voluto dare un riconoscimento formale al leader della Cisl, Raffaele Bonanni: "In questi mesi ho visto un uomo che ha avuto senso di responsabilità e che si chiama Raffaele Bonanni".

Il governo pone la fiducia "Il governo ha posto la questione di fiducia al Senato sulla manovra economica", ha dichiarato in aula il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito. La fiducia è stata posta su un maxiemendamento interamente sostitutivo del decreto legge. Vito ha affermato che il Governo attribuisce "straordinaria importanza" all’approvazione di questo testo. Il maxiemendamento alla manovra conferma i tagli alle regioni: 4 miliardi nel 2011 e 4,5 miliardi a decorrere dall’anno 2012. Le riduzioni saranno ripartite con modalità stabilite in sede di Conferenza Stato-regioni. Sul fronte delle pensioni, invece, si prevede che a partire dal 2015 l’età per la pensione di vecchiaia sarà adeguata alla speranza di vita. Sì alla libertà d’impresa ma con dei paletti: la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) che sostituisce ogni autorizzazione o licenza, non potrà essere utilizzata per richieste come il permesso di soggiorno o il porto d’armi o nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.

Sopensione dalle tasse per i terremotati La manovra stabilisce poi che i cittadini abruzzesi, colpiti dal terremoto, avranno la sospensione delle tasse fino al 20 dicembre 2010. La ripresa della riscossione dei tributi non versati dal 6 aprile 2009 (data del terremoto) al 30 giugno 2010 avverrà, senza applicazione di sanzioni, con 120 rate mensili di pari importo a decorrere da gennaio 2011. Il provvedimento del governo aumenta inoltre i contributi unificati per i processi al fine di coprire le spese per l’assunzione di 140 nuovi magistrati. "Il nostro giudizio complessivo sulla manovra economica è positivo, perchè serve rigore - è la reazione del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, Chiaramente, però, nella Finanziaria a settembre sarà fondamentale che ci siano iniziative a supporto della crescita. Quindi ricerca, innovazione, universita: perchè senza quelle sarà molto difficile raggiungere questo obiettivo di crescita maggiore, al due per cento, che ci siamo posti per i prossimi anni".

Pd all'attacco "E' intollerabile", commenta la presidente del Gruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro sottolineando come sia altrettanto "intollerabile il fatto che il presidente Berlusconi non governi l’Italia e i suoi problemi, ma si limiti a regnare". Finocchiaro si dice convinta che la manovra faccia "pagare tanto i cittadini più deboli", mentre "i grandi redditi e i grandi patrimoni non pagano una lira". Altrettanto criticabile è, aggiunge, l’assenza di misure che riguardino "le giovani generazioni. E' intollerabile che paghi il Mezzogiorno e che si diano soldi a chi ha truffato lo Stato, a chi non vuole pagare la parte che gli spetta, come nel caso delle quote latte.

È intollerabile che non sia prevista una sola misura per la crescita e per lo sviluppo dell’Italia, e che tutto avvenga in un clima di corruzione nelle relazioni umane e politiche (basti leggere i giornali di oggi) mentre il ministro Tremonti continua a parlarci di rigore". "Come è evidente - conclude Finocchiaro - non c’e nessuna strategia politica, al massimo c’è una strategia contabile fatta solo di tagli, non certo in grado di indicare al Paese una strada per il futuro".

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