Era un grande uomo Marco Cavagna e non aveva paura di niente e di nessuno. Era arrivato da Bergamo per strappare vite da quell'inferno, si fidavano tutti di lui, capo squadra dei Vigili del fuoco, cinquantuno anni, ventisette a combattere sfide impossibili, era il più esperto, il più capace, il più coraggioso. Si è sentito mancare l'aria, ma non era polvere quella che lo stava uccidendo.
Un attacco di cuore vigliacco lo ha aggredito alla spalle, lui che era lì per portare la vita, alla moglie Simonetta, ai due figli Lorenzo e Francesca aveva detto tornerò quando sarà tutto finito. Non poteva immaginare che tutto sarebbe finito così.
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