Se tutto è arte, l'arte non esiste più. Lo sosteneva Jean Baudrillard e lo si può applicare anche alla musica: tutto è considerato musica, la musica (più o meno tale) è ovunque e la musica non è più.
Antonello e Renzo Cresti ne dialogano con Stefano Sissa: nell'epoca della banalità «è scomparsa la musica autentica, di ricerca» (e la scuola ha le sue «annose ed evidenti» colpe), la classica è ormai élitaria e il pop ha segnato un'involuzione. Per dirla con un'efficace immagine, «la musica mercificata di oggi è l'immagine in suoni della depressione».Mattia Rossi
Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.