Un passato all'università, fra dottorato, ricerca e docenza addirittura in Demografia investigativa. Un presente nella masseria di famiglia in provincia di Brindisi, fra ulivi, trulli e antiche tradizioni gastronomiche. La vita di Floriana Fanizza, 41 anni, è cambiata nel 2007 quando il continuo precariato e l'assenza di prospettive nel mondo accademico l'hanno convinta a cambiare vita. «Sono rimasta all'università per sette anni, sopravvivendo con assegni di ricerca e contratti a tempo determinato racconta -. Non vedevo un futuro, così ho deciso di tornare nell'azienda agricola guidata da mio padre e mio fratello». L'azienda è la masseria Mozzone, nelle campagne di Fasano, dove Floriana oggi si occupa di olivi, orticoltura, produzione di cereali, cucina tradizionale e cosmetica green.
«Potrà sembrare strano ma il mio passato accademico mi è servito e mi serve moltissimo spiega -. Grazie all'università ho viaggiato, girato, osservato. Mi sono aperta a nuovi mondi e nuove culture. Tutto questo è stato fondamentale. Credo di aver arricchito il mio nuovo lavoro, anche grazie alla mia esperienza da esperta di statistica e demografia».
Perché oggi, dice l'interessata, fare l'agricoltore non significa più essere un bracciante nel senso più antico del termine. «L'agricoltura, rispetto ad altri settori, permette di costruire un futuro e di crescere assicura -. Formandosi e professionalizzandosi è possibile spaziare, inventare qualcosa di nuovo. Dedicarsi alla didattica, alla vendita diretta, all'esportazione, all'accoglienza turistica, alla cucina. Per affermarsi però bisogna studiare. Occorre conoscere le lingue, l'economia, la tecnologia. Sapersi rapportare con clienti, fornitori e consumatori. Essere agricoltori non vuol dire essere, o almeno, solo, contadini. Significa, invece, diventare imprenditori». Ecco perché, secondo Floriana, non può più esserci spazio per l'approssimazione. «Stiamo parlando di un mondo che può rappresentare un grande sbocco, ma che continua comunque a non essere una scelta facile. Soprattutto in questo periodo spiega -. Anche perchè le prospettive e un futuro ci sono solo se si studia e ci si forma».
Floriana la sua scommessa per
ora l'ha vinta. «Indietro non tornerei conclude -. Non rinnego il mio passato, perché mi è servito per affermarmi nel presente. La nuova vita mi da più soddisfazioni di quelle che potrei ricavare insegnando all'università».
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