Non c'è pace per Megalopolis, il nuovo film di Francis Ford Coppola (foto). Il trailer della pellicola, che uscirà nelle sale americane il 27 settembre e in quelle italiane il 16 ottobre, è stato ritirato perché conteneva citazioni di critici cinematografici inventate. Sembra incredibile che la promozione di un kolossal atteso da anni e costato milioni di dollari, firmato da uno dei nomi più celebri di Hollywood, sia incappata in un passo falso del genere, ma la compagnia di intrattenimento Lionsgate ha confermato l'errore e si è scusata: «Offriamo le nostre sincere scuse ai critici coinvolti e a Francis Ford Coppola e American Zoetrope (lo studio cinematografico fondato da Francis Ford Coppola e George Lucas, ndr) per questo errore ingiustificabile nel nostro processo di verifica. Abbiamo sbagliato. Ci dispiace». E così il trailer, apparso l'altro ieri, ieri era già stato ritirato fra le polemiche. Il problema è questo: nel video apparivano recensioni di critici di fama, relative ad altri lavori di Coppola come Il Padrino e Apocalypse Now, che mostravano come anche quei film all'inizio fossero stati accolti negativamente. Insomma, l'idea era che anche Megalopolis, che è stato presentato nel maggio scorso a Cannes sperando in un trionfo e che, invece, ha ricevuto recensioni molto contrastanti, sia destinato a un identico successo di critica e di pubblico. Peccato che quelle recensioni negative apparse nel trailer fossero false.
Invece è verissimo il tono poco lusinghiero con cui è stato accolto da alcuni il nuovo lavoro di Coppola: «Un'opera tronfia e ci fa male scriverlo», «un mezzo disastro», «si dorme in piedi»... Forse critiche ingenerose, dato l'impegno profuso dal regista, che ha lavorato per decenni e investito 120 milioni di tasca sua in questo film visionario. Ma la festa sembrava rovinata ancora prima di iniziare: allo sbarco sulla Croisette, a maggio, sono circolate voci su una presunta «condotta inappropriata» del regista sul set, seguite dalla diffusione di video in cui Coppola abbracciava e baciava alcune comparse durante una scena in un locale.
Ora, a ridosso dell'uscita, il trailer puntava anche a smuovere i distributori californiani, dubbiosi sul «posizionamento» del film. Pare però che, anziché cacciare la sua cattiva stella, l'abbia solo resa ancora più minacciosa...
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