Messina - Il caso dell'ennesimo litigio tra medici in sala parto ha destato enorme scalpore, com'era facilmente immaginabile. Per fortuna migliorano le condizioni di salute del piccolo Giosuè, il bimbo nato nei giorni scorsi all’ospedale "Papardo" di Messina e che per una grave sofferenza fetale al momento del parto, avrebbe riportato danni cerebrali. I genitori del bambino hanno presentato denuncia ai carabinieri perché, secondo loro, i medici avrebbero tardato il parto tentando di convincere la donna ad eseguire il parto naturale. Fino a poche ore fa il bimbo era tenuto in coma farmacologico, ma adesso respira da solo. Ma è ancora presto per una diagnosi definitiva. I genitori hanno parlato di una lite tra medici, ma la direzione sanitaria ha negato parlando di "psicosi".
Il sollievo dei genitori "Siamo contenti - dicono la mamma Ivana Rigano e la nonna Patrizia Ferrarini - anche se sappiamo che la vita del piccolo Giosuè non sarà facile".
L'inchiesta Prosegue intanto l’inchiesta della Procura per accertare le eventuali responsabilità sui ritardi nel parto e sulla scelta di eseguire il metodo naturale e non il cesareo come chiesto dai genitori.
Era stato il primario di ginecologia a disporre il parto naturale, nonostante i medici stessero operando il cesareo e il marito della puerpera avesse firmato il consenso. Una decisione, quella de primario che avrebbe reso difficoltosa e traumatica, secondo la denuncia presentata ai carabinieri, la nascita del bimbo, del peso di oltre quattro chili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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