Adriatic snow effect: cos'è e cosa può succedere al meteo nel weekend

Un'area di maltempo al Sud richiamerà aria gelida di origine russa che darà vita a una bomba nevosa in arrivo dal Mar Adriatico: ecco di cosa si tratta e le zone più colpite

Adriatic snow effect: cos'è e cosa può succedere al meteo nel weekend

La depressione Attila continua a insistere sul Mediterraneo con il suo carico di nubi e gelo anche se nelle ultime ore ha subito un'attenuazione. Si tratta, però, di un miglioramento temporaneo visto che già da domani il meteo peggiorerà sensibilmente con piogge intense e nevicate a bassa quota soprattutto al Sud e sulle Isole Maggiori prima della "sorpresa" nevosa prevista nel fine settimana sul settore Adriatico.

Dove colpirà il maltempo

Una nuova area ciclonica si formerà, questa volta, sulle acque siciliane interagendo con l'aria fredda causata dalla nuova sciabolata artica: ciò significa maltempo su Sicilia e settori ionici con piogge abbondanti, locali nubifragi e nevicate a quote collinari. La giornata peggiore per queste aree sarà giovedì 25 gennaio, poi venerdì insisterà sulle stesse zone ma spostandosi verso nord. "Dalla posizione meridionale richiamerà aria polare e artica dalla Russia verso l’Italia: le temperature caleranno di nuovo nel weekend fino a valori di 8 gradi inferiori alle medie del periodo", ha spiegato Lorenzo Tedici, meteorologo de Ilmeteo.it. Nel suo spostamento verso la Grecia, però, il ciclone richiamerà aria gelida dalle steppe russe che creerà un fenomeno particolare e non così frequente sul Mar Adriatico.

Cos'è l'Adriatic snow effect

La giornata di sabato, infatti, sarà quella in cui potrà svilupparsi "l'Adriatic snow effect", letteralmente effetto neve causato dal mare: il nome è preso in prestito dal Lake Effect Snow degli Stati Uniti quando le correnti gelide polari in discesa dal Canada, molto secche, scorrono sulla superficie dei Grandi Laghi (Superiore, Michigan, Huron, Erie e Ontario) creando imponenti nubi che danno origine a vere e proprie bufere di neve nelle zone attorno ai laghi (esempio lampante Chicago). Ebbene, quasi allo stesso modo, l'aria gelida in arrivo dalla Russia, in origine molto secca, scorrendo sul Mar Adriatico dà origine alla formazione di nubi che scaricano tutta la loro forza in termini di bufere di neve non appena arrivano sulla terraferma. Ecco perché i settori esposti di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale potrebbero vedere nevicate anche sulle zone costiere e bufere sull'immediato entroterra a quote basso collinari con importanti accumuli a fine evento.

Come spiegano gli esperti, la giornata peggiore sarà quella di sabato 28 gennaio con un lieve miglioramento domenica quando il maltempo si sarà spostato verso est. Nevicate a bassissima quota sono previste anche su Calabria e Sicilia orientale il tutto con forti venti da Tramontanta. Sul resto del Paese il clima sarà asciutto ma molto freddo con minime sottozero al Nord e sulle aree interne del Centro, specialmente nelle zone con cieli sereni durante la notte.

Colpo di scena a febbraio?

Il freddo e localmente il gelo dureranno fino ai primi di febbraio come abbiamo visto ieri sul Giornale.it: dopodiché, secondo le ultimissime elaborazioni del modelli matematici, potremmo andare incontro a una fase diametralmente opposta con l'anticiclone africano che cancellerebbe di colpo il gelo dei

prossimi giorni riportando un clima piuttosto mite, durante il giorno, su gran parte d'Italia. Si tratta soltanto di una proiezione, come sempre saranno necessari aggiornamenti nei prossimi giorni.

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