"Un anno senza inverno". Cosa dicono le previsioni per i prossimi mesi

Il fondatore de IlMeteo.it parla addirittura della possibilità di vedere sparire la neve nelle pianure

"Un anno senza inverno". Cosa dicono le previsioni per i prossimi mesi
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Anche se puntare a una precisione chirurgica per quanto concerne le previsioni meteo, specie quelle stagionali a lungo termine, risulta pressoché impossibile, i nuovi strumenti di calcolo computerizzato su cui si basano i più recenti modelli fisico-matematici creati su basi statistiche consentono di ottenere delle informazioni più affidabili o comunque meno divergenti da quelli che saranno i reali sviluppi climatici. Ne è convinto il meteorologo Antonio Sanò, fondatore de IlMeteo.it, il quale, riferendosi agli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo di Reading (ECMWF) azzarda l'ipotesi di un anno senza inverno.

"Ogni mese il Centro Europeo di Reading (ECMWF) che oggi ha pure una sede in Italia a Bologna, emette aggiornamenti per la prossima stagione, sia dal punto di vista climatico, sia da quello pluviometrico", spiega l'esperto. E proprio basandosi sui dati estrapolati da queste analisi è possibile ipotizzare dei mesi straordinariamente caldi per quanto concerne il continente europeo, anche se in realtà è tutto il mondo che dovrà sperimentare "valori termici superiori alla media degli ultimi 30 anni".

Le previsioni lasciano intendere che si potranno raggiungere temperature mediamente superiori ai 2 gradi centigradi rispetto alla norma: valori che, secondo Antonio Sanò, "significano di fatto vedere scomparire la possibilità di nevicate in pianura , la riduzione quasi totale di gelate, un clima mite a Natale su tutto il Centrosud da Roma in giù, e una estate quasi ininterrotta sulla Sicilia, sulla Calabria e sulla Sardegna meridionale".

Non si dovrebbe trattare di un periodo breve, dato che, per ciò che è possibile comprendere fin da ora, una situazione del genere potrebbe avere ripercussioni sul resto del mese di ottobre ma anche su quelli di novembre, dicembre e addirittura gennaio e febbraio 2024. Potrebbero essere dunque addirittura cinque, spiega il meteorologo, i mesi "poco invernali nel senso più vero del termine": una condizione di questo genere porterebbe quindi a far sì che il 2023/2024 possa davvero diventare "un anno senza inverno". Comunque, in ogni caso, prosegue il fondatore de IlMeteo.it, "saranno l’Autunno e l’Inverno tra i più caldi da quando si registrano i dati".

Secondo alcuni climatologi la causa sarebbe da imputare al fenomeno de El Niño, che in genere si accentua maggiormante verso il periodo di Natale sull'Oceano Pacifico, anche se provoca ripercussioni un po' in tutto il mondo.

"Tuttavia tale possibile surriscaldamento", considera ancora Antonio Sanò,"va si sicuramente collegato al drammatico trend di aumento termico globale indiscutibilmente legato alla maggiore concentrazione di Anidride Carbonica (CO2) in atmosfera prodotta dalla combustione di idrocarburi a fini energetici".

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