Meteo, cambio totale: dal caldo africano a nubifragi. Ecco quando

Due giorni con temperature anche superiori a 40°C ma poi attenzione al maltempo previsto al Nord Italia che si troverà in una "zona di convergenza": ecco cosa significa e quale sarà l'evoluzione meteo successiva

Shelf cloud con grandinate (colore verde) su trevigiano e pordenonese
Shelf cloud con grandinate (colore verde) su trevigiano e pordenonese
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Mentre l'ondata di caldo africano causata dall'anticiclone Scipione raggiungerà il suo apice tra oggi e domani con valori anche superiori ai 40°C, si guarda con preoccupazione a quello che potrebbe succedere subito dopo con i modelli meteorologici che confermano una nuova fase prevista dagli ultimissimi aggiornamenti: correnti fresche dal Nord Europa potrebbero innescare violenti temporali con nubifragi e grandinate sulle regioni settentrionali.

Quali sono le cause

Secondo gli esperti, il Nord si troverà in quella che viene definita "zona di convergenza" tra l'aria calda preesistente e quella fresca in quota: il mix è tra i più pericolosi perché avvengono "i contrasti maggiori e più pericolosi: con tutto questo calore in eccesso aumenta anche il rischio di eventi meteo estremi", ha spiegato Mattia Gussoni de Ilmeteo.it. Le giornate a rischio sono quelle di domani ma soprattutto venerdì 23 giugno. Successivamente, a essere interessate da forti acquazzoni e temporali sarà anche la fascia centrale adriatica: su tutte queste zone le temperature subiranno un calo mentre sul resto d'Italia, per il momento, "l'anticiclone africano non ha alcuna intenzione di arretrare e continuerà ad inviare vampate molto calde e umide", sottolinea l'esperto.

L'enorme energia in gioco

Il forte maltempo previsto è causato dai valori dell'indice Cape, ossia l'energia potenziale che c'è nell'atmosfera con eventi estremi in crescita negli ultimi anni a causa della "sempre più invadente presenza dell'anticiclone africano che determina un aumento delle temperature medie e, di conseguenza, una maggior evaporazione dell'acqua del mare che poi si traduce in carburante per eventi meteo estremi", ha aggiunto Gussoni. Intanto, però, come abbiamo visto sul Giornale.it il ministero della Salute ha emanato un bollettino di criticità per il caldo afoso previsto nelle prossime ore e allerta arancione per 13 città italiane domani, giovedì 22 giugno.

L'evoluzione successiva

Anche se Sud e Sicilia non vedranno grossi cambiamenti, nel corso del fine settimana un lieve abbassamento della calura e dell'umidità arriverà anche su queste zone con condizioni più sopportabili. L'evoluzione successiva è ancora tutta da scrivere: da un lato si potrebbe affacciare l'anticiclone delle Azzorre riportandoci a condizioni estive "vecchio stampo" con caldo sopportabile su tutto il Paese, dall'alto lato potremmo vivere un periodo più instabile con acquazzoni e temporali pomeridiani sui rilievi come accadeva fino a qualche giorno fa.

Trattandosi di proiezioni a medio-termine e vista l'incertezza dei modelli, saranno necessari aggiornamenti ma sembra probabile che, la breccia di maltempo prevista al Nord potrebbe aprire una fase diversa non caratterizzata dall'anticiclone africano.

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