Allerta arancione in 13 città: ecco dove colpirà l'ondata di caldo

Il giorno più critico dell'ondata di caldo in corso sull'Italia sarà giovedì: ecco il bollettino del ministero della Salute con le città a rischio e i consigli per proteggere al meglio il nostro organismo

Allerta arancione in 13 città: ecco dove colpirà l'ondata di caldo
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L'ondata di caldo africano determinata dall'anticiclone Scipione picchierà duro soprattutto giovedì 22 giugno: ben 13 città italiane hanno un livello di allerta 2 indicato dal bollino arancione che il ministero della Salute ha inserito nel proprio bollettino con le possibili criticità e i rischi per la salute della popolazione.

Le città a rischio

Se la giornata di mercoledì, domani, sarà ancora relativamente tranquilla con il bollino arancione soltanto per Bolzano, Campobasso e Perugia, giovedì si aggiungeranno Ancona, Bologna, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Pescara, Rieti, Roma e Verona. Il motivo è presto detto: la temperatura reale dell'aria che toccherà 37°C all'ombra a Firenze, 36°C a Frosinone e 35°C sulla Capitale si unirà all'alto tasso di umidità che farà percepire valori ancora più elevati al nostro organismo. Il livello 2, arancione, è quello immediatamente prima del rischio più alto determinato dal bollino rosso e indica "Condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili", come spiega il ministero, accanto a un vademecum di cose da fare o da evitare nelle ore centrali della giornata.

I consigli degli esperti

"La prima ondata di calore è la più pericolosa e non va sottovalutata. L'organismo soffre gli sbalzi termici e noi veniamo da settimane fresche e piovose. Ora ci ritroviamo con una situazione opposta di caldo-umido opprimente che farà soffrire un po' tutti. La prima regola è bere, soprattutto per gli anziani e per chi ha i reni malandati", ha spiegato all'AdnKronos il prof. Pier Luigi Bartoletti, vicesegretario nazionale vicario e segretario provinciale di Roma della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia). "Se si prendono alcuni farmaci, penso alle statine, c'è bisogno di un corpo idratato bene perché questo diluisce l'impatto della terapia sui reni".

Quando all'esterno ci sono 40°C, ma anche temperature di poco più basse e umidità alle stelle, ecco che bisogna evitare di passeggiare e ripararsi dal Sole uscendo soltanto al tramonto e all'alba: la regola vale per i bambini, gli anziani e i fragili. "La miglior sentinella è il nostro fisico: se hai fame mangi, se non hai appetito no. Spesso gli anziani non hanno sete, mentre invece devono ricordarsi bere, un trucchetto può essere quello di aromatizzare l'acqua con la menta e le spezie", sottolinea Bartoletti. Come abbiamo visto sul Giornale.it, il solstizio d'estate che avremo tra poche ore "porta un cambio di stagione ed è quindi un momento critico legato ad una cambiamento climatico, che presuppone un cambio di abitudini anche veloce", ha aggiunto.

Una raccomandazione da ricordarsi, sempre, è di non lasciare nelle auto bollenti e nemmeno per pochi minuti bambini e anziani. "I primi fino a tre anni non si termoregolano, e nella vettura si possono raggiungere anche 60 gradi, una temperatura che anche per pochi minuti può essere pericolosa", conclude Bartoletti.

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