Da un estremo all'altro: dalla terribile alluvione che nelle scorse ore ha colpito l'Emilia-Romagna a un primo, vero, anticipo d'estate con l'anticiclone africano che farà lievitare le temperature massime fino a valori localmente superiori ai 30°C. È questo il trend meteo degli ultimi anni che ci ha spesso abituato a cambiamenti repentini in ogni stagione e a fenomeni estremi.
Cosa cambia da oggi
Come abbiamo anticipato sul Giornale.it, da giovedì 4 maggio l'alta pressione di origine sub-tropicale salirà in cattedra guadagnando terreno sul Mediterraneo ed estendendosi anche al nostro Paese con il vortice ciclonico ancora presente sul Mar Ionio ma sempre più in spostamento verso est. Si parla di meteo estremo perché manca ormai il più mite anticiclone delle Azzorre che regolava le estati degli anni '90. Adesso, quasi sempre, quando si parla di bel tempo c'è lo zampino dell'alta africana che porta con sé temperature sopra le medie e lo farà anche stavolta. Il picco lo avremo sabato "con sole e caldo estivo, quasi 30°C al Nord. Farà caldo come a giugno", hanno spiegato gli esperti de Ilmeteo.it.
Quanto caldo farà
Insomma, il "ribaltone" meteo è servito: dal ciclone del 1° maggio che ha poi causato il disastro in Emilia-Romagna a un clima che ci catapulterà repentinamente in estate. La "bolla" africana si farà sentire soprattutto tra venerdì 5 e sabato 6 maggio: al Nord, come anticipato, le massime raggiungeranno mediamente i 26-27°C come nel caso della regione colpita dall'alluvione ma con picchi di 30-31°C sulla Valpadana e sulle vallate alpine, valori simili anche al Centro Italia mentre farà leggermente meno caldo, paradossalmente, al Sud e sulla Sicilia con temperature fino a 22-23°C specialmente sulle zone costiere ancora mitigate dalle acque fresche del mare.
La durata dell'anticiclone
Rispetto a tante altre occasioni del recente passato, questo anticiclone non sembra voler mettere radici salde e durature. "Domenica arriveranno dei temporali dapprima sulle Alpi poi in estensione serale verso la pianura padana occidentale", spiegano gli esperti. Sarebbe quasi clamoroso, invece, quanto si prospetta per la prossima settimana quando potrebbe prendere vita una nuova perturbazione con aria polare in quota in discesa dal Nord Europa che sconquasserebbe nuovamente le condizioni atmosferiche sul nostro Paese e la formazione di un nuovo vortice ciclonico simile a quello del 1° maggio.
Le giornate più a rischio sono quelle di martedì 9 e mercoledì 10 maggio con il rischio di nuovi fenomeni estremi a causa dei constrati con l'aria calda preesistente. Le prossime mappe meteo forniranno conferme o smentite circa la nuova potenziale ondata di maltempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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