I punti chiave
Non sembra ma l'autunno è iniziato da oltre un mese: alcune aree d'Italia hanno ancora un clima tardo estivo (vedi Sud e Sicilia) mentre al Centro-Nord piove e le temperature sono tornate in linea con quelle stagionali. Parlare di neve sembra, quindi, prematuro ma in autunno le nevicate non sono infrequenti sulle nostre montagne e specialmente sui settori alpini. Il Centro Meteo Europeo (Ecmwf) ha aggiornato le proprie mappe stagionali mensili grazie alle quali è possibile fare una stima degli accumuli nevosi per i mesi di novembre e dicembre.
Le proiezioni per novembre
"Sulle Alpi la neve a novembre è molto comune e frequente, in particolare oltre i 2000-2300 metri, con un terzo degli eventi che lasciano un deposito di neve non effimero", hanno spiegato gli esperti de Ilmeteo.it. Ebbene, l'ultima mappa aggiornata per il prossimo mese vede precipitazioni più abbondanti proprio su Alpi, Nord Italia, in alcune aree del Centro e localmente sulla Puglia. Di contro, però, l'anomalia termica prevista per novembre vede sull'Italia temperature ancora una volta al di sopra della media di 2-3°C.
Incrociando questi due dati, quindi, si possono ipotizzare nevicate anche abbondanti su tutto l'arco alpino mentre il discorso è diverso per gli Appennini, mediamente con altezze inferiori e più a sud come latitudine. "Sugli Appennini, invece, è molto raro assistere a nevicate significative prima di dicembre, anche se la spolverata sulle cime più alte è un classico novembrino", spiegano gli esperti, con la quota posta intorno ai 1400-1600 metri di quota anche se nell'arco di 24 ore, molto spesso, il manto bianco fonde completamente. Non sembrano esserci le condizioni, al momento, per "l’appuntamento con la neve pre-invernale in pianura al prossimo anno. Attenzione però, la tendenza meteo riserva sempre delle sorprese, a volte anche delle sorprese bianche quando meno ce lo aspettiamo", affermano gli esperti.
Se è vero che temperature pià alte della media innalzano il livello della quota neve, maggior energia in gioco significa anche precipitazioni più abbondanti: ecco che in alta montagna (al di sopra dei duemila metri), le nevicate potranno continuare a essere importanti e significative.
Le proiezioni per dicembre
Il mese di dicembre, come sappiamo, è il primo dell'inverno: quello meteorologico inizia il primo giorno, quello astronomico segue un altro percorso iniziando, quest'anno, il 22 dicembre. Ecco che, in qualche modo (almeno nella sua prima parte), dicembre spesso assume ancora caratteristiche tardo-autunnali. Come si comporterà, potenzialmente, con le nevicate sulle nostre montagne? Il Centro Meteo Europeo mostra precipitazioni in media rispetto a quelle di riferimento su tutto il territorio nazionale ma le temperature, ancora una volta, saranno superiori alle medie del periodo.
Il mix tra questi due fattori può far, quindi, ipotizzare discrete nevicate sull'arco alpino, magari non a quote bassissime, e nevicate anche sugli Appennini (da nord a sud) a quote via via inferiori man mano che avanza la stagione invernale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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