Da un lato c'è l'alta pressione che interessa tre quarti d'Italia, dall'altro lato c'è un pericoloso ciclone mediterraneo centrato sul Mar Ionio meridionale che ha già provocato maltempo estremo in Grecia e Bulgaria, minacciando di diventare un uragano avvicinandosi alle coste ioniche di Puglia, Calabria e Sicilia. L'evoluzione meteo è quantomai delicata e da osservare anche grazie all'aiuto di radar e satellite che mostrano i nuclei piovosi più intensi.
Quali sono i rischi
Le giornate da tenere sotto osservazione saranno quelle di giovedì 7 e venerdì 8 settembre quando il calore offerto dal mare potrebbe trasformare il vortice in Medicane (Mediterranean Hurricane) a causa delle acque superficiali molto calde e intorno ai 28°C. Riuscirà a impattare con le nostre coste o sfilerà via in mare aperto con riflessi soltanto marginali? "La traiettoria è prevista a Sud-Est dell’Italia, con l’occhio che potrebbe sfiorare Malta e dirigersi verso il Mar Libico: come sempre, però, con questi cicloni simil-tropicali che acquistano energia dal mare, la traiettoria non è mai molto certa e dovremo monitorare con attenzione tutta la sua ‘vita’, almeno fino a venerdì", ha spiegato Lorenzo Tedici de Ilmeteo.it.
L'allerta della Protezione Civile
Intanto la Protezione Civile ha diramato un bollettino con allerta arancione, per la giornata odierna, su parte della Calabria ionica (versante ionico centro-settentrionale) e gialla sulla parte restante della Regione e sulla Sicilia centro-orientale. I rischi per queste zone saranno le piogge e i temporali anche di forte intensità con accumuli che, nell'arco delle 24 ore, potranno variare tra 15 e 70 mm. Attenzione, poi, ai venti forti che soffieranno dal mare con possibili mareggiate sulle aree costiere ioniche.
Le condizioni meteo dovrebbero migliorare dalla seconda parte della giornata di venerdì qualora "il violento ciclone scegliesse, come da previsione attuale, la Libia, e non l’Italia, per il suo landfall di potenziale MediCane, pericoloso Uragano Mediterraneo", ha sottolineato Tedici. Landfall, dall'inglese, è quando l'occhio del ciclone impatta sulla terraferma perdendo gradualmente energia perché non più alimentato dalle calde acque del mare.
Anticiclone Bacco sugli scudi
Come accennato all'inizio, non cambierà nulla per gran parte d'Italia ormai alle prese, da molti giorni, con la presenza dell'anticiclone africano Bacco che sta provocando un clima stabile e temperature ben al di sopra delle medie del periodo.
Anche per i prossimi giorni il Centro-Nord vedrà cieli sereni e stabilità meteo, il tutto dovrebbe durare almeno fino alla metà del mese di settembre e potenzialmente anche per un periodo maggiore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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