Attenzione alla "squall line". Cos’è e le zone a rischio: dove colpirà

Cos'è la squall-line che potrebbe colpire alcune regioni del Nord tra il pomeriggio e la sera

Attenzione alla "squall line". Cos’è e le zone a rischio: dove colpirà
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L'instabilità regna sovrana: ormai sappiamo che anche se al mattino i cieli appaioni sereni o poco nuvolosi, le insidie pomeridiane sono molteplici con la formazione di nubi imponenti, acquazzoni e temporali. È quanto accadrà anche nella giornata di mercoledì ma con una novità importante soprattutto per le regioni settentrionali che potrebbero fare i conti con una "squall line".

Di cosa si tratta

"La squall-line, o 'linea di groppo' in italiano è una lunga e stretta fascia di temporali continui e molto forti e in continua rigenerazione", spiega Mattia Gussoni de Ilmeteo.it. La sua formazione è dovuta all'arrivo di un fronte freddo dal Nord Europa che incontra l'aria più mite e umida presente al suolo: si tratta di un evento molto frequente soprattutto in primavera e in estate. "L'aria fredda e secca solleva l'aria calda ed umida andando a formare una serie di cumulonembi allineati e disposti parallelamente rispetto al fronte freddo avanzante".

Quali sono i pericoli

Ogni squall-line è in grado di provocare fenomeni di forte intensità, seppur localizzati, come nubifragi e grandinate ma alcune volte sono stati registrati trombe d'aria e alluvioni lampo: i rischi di vento forte sono molto elevati con raffiche che possono raggiungere anche i 100 Km/h e danni alla vegetazione così come alle strutture che incontrano durante il loro cammino. "Tetti, alberi e linee elettriche sono tra i bersagli più frequenti di queste tempeste", sottolinea Gussoni.

Le regioni a rischio

I modelli matematici hanno messo in evidenza che per la giornata di mercoledì 23 aprile, una volta entrato anche sul nostro Paese il fronte freddo europeo, la squall-line si potrebbe formare tra questo pomeriggio e la sera al Nord Italia, specialmente tra alto Piemonte e Lombardia dove sono attesi fenomeni intensi. L'attenzione, però, è anche rivolta a Veneto e Friuli Venezia-Giulia dove si potranno formare forti temporali forieri di grandine di medie dimensioni.

Cosa accadrà nei prossimi giorni

Le condizioni atmosferiche non sembrano andare incontro a miglioramenti nemmeno nei prossimi giorni: continuerà a essere molto elevato il rischio che fronti temporaleschi possano far il loro ingresso sulle regioni settentrionali e creare le condizioni per nuove "linee di groppo" ma anche per la formazione di supercelle, temporali che presentano un mesociclone al loro interno, quindi un'area di bassa pressione in rotazione attorno ad un minimo barico.

Massima attenzione, dunque,

soprattutto durante gli spostamenti con il consiglio di consultare sempre i bollettini meteo aggiornati e informarsi in tempo utile sulle condizioni meteo previste nella zona in cui ci si reca ma anche durante il percorso.

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