Tracollo termico, più di 10°C in meno: cosa succede al meteo

Venti freddi artici irrompono sull'Italia con una brusca diminuzione delle temperature: ecco come stanno cambiando le condizioni meteo e le zone più colpite

Tracollo termico, più di 10°C in meno: cosa succede al meteo

Ne avevamo parlato e adesso ci siamo: l'aria artica dalla Russia sta facendo il suo ingresso sull'Italia con venti di Bora e Tramontana e un tracollo termico in poche ore anche di oltre 10°C rispetto ai valori preesistenti che passeranno da quasi primaverili a pienamente invernali. Dalle immagini del satellite si può osservare una situazione piuttosto ingarbugliata sul Mediterraneo con tante nubi ma soprattutto è ben visibile la colata gelida che sta scorrendo dall'est e dal nord Europa verso l'Italia: il meteo è in fase di profondo cambiamento.

Piogge e nevicate, ecco dove

Come spiegano gli esperti de Ilmeteo.it, tra l'alto e il medio Mar Tirreno si sta formando un vortice ciclonico alimentato dall'aria mite preesistente e quella gelida in arrivo: questo si traduce in maltempo generalizzato e diffuso al Centro-Nord con fenomeni più intensi su Toscana, Lazio, Sardegna ma anche in Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La neve si abbasserà sempre più di quota: nevica già intorno ai 5-600 metri sull'Appennino tosco-emiliano ma dalla serata sarà in ulteriore calo fin quasi in pianura sul basso Piemonte e le zone interne di Liguria, Toscana ed Emilia.

Temperature in picchiata

Come detto, le temperature subiranno un autentico crollo con differenze anche maggiori di 10°C rispetto alle ore precenti: il freddo invernale si farà sentire soprattutto lunedì 17 febbraio con valori massimi compresi tra 2 e 6°C al Nord, fino a 10-12°C al Centro e non superiori ai 14-15°C al Sud e sulle Isole Maggiori. Non sono da escludere gelate notturne sulle zone pianeggianti settentrionali specialmente in presenza di cieli sereni e mancanza di vento. Questo trend climatico ci terrà compagnia per gran parte della prossima settimana perché il vortice ciclonico rimarrà "intrappolato" sul Mediterraneo e alimentato da correnti fredde da nord che rinnoveranno instabilità e precipitazioni su gran parte della Penisola.

Gli esperti spiegano che tra martedì 28 e il primo giorno di marzo, il vortice di maltempo si sposterà maggiormente verso Sud interessando anche il Centro ma liberando le regioni settentrionali dove tornerà il sole e il clima si manterrà invernale. Quanto previsto per la prossima settimana potrebbe segnare la prima parte di marzo con il rinnovo di condizioni fredde e instabili e l'alta pressione africana che non dovrebbe farsi vedere per almeno i prossimi 10-14 giorni.

L'allarme sulle piante

L'improvviso abbassamente delle temperature unite ai venti gelidi da nord stanno danneggiando "le fioriture fuori stagione di mandorli, peschi e ciliegi, in anticipo di varie settimane per il caldo anomalo, con il rischio concreto della perdita dei raccolti": lo ha dichiarato la Coldiretti riferendosi all'attuale fase di maltempo e i più di 10 gradi in meno in poche ore.

In questo modo, le coltivazioni e la ripresa della vegetazione dal letargo invernale potrebbero essere particolarmente danneggiate al freddo che si è già abbattuto in alcune zone del nostro Paese.

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