«L'unica volta che ho corso in Liguria ero solo un ragazzino, a Levanto, con Stefano Mei». E torna oggi l'olimpionico Stefano Baldini, per la Mezza Maratona Internazionale delle Due Perle, 21,097 chilometri di bellezza e sudore da Santa Margherita Ligure, partenza alle 9 da Piazza Martiri della Libertà, a Portofino. Gomito a gomito con altri grandi come Ottaviano Andriani, Migidio Bourifa e il keniano Elisha Tarus Meli; e tra le atlete Vincenza Sicari e Giorgia Robaudo. Poi i tanti appassionati come l'ex azzurro di ciclismo Davide Cassani, il dj Linus, Manlio Gasparotto e il vice direttore Rai Gianfranco Comanducci, pronti a condividere impegno e conquista.
Ieri le anticipazioni di Baldini, reduce dall'allenamento in Kenia. Già concentrato sull'appuntamento: «Dovevo essere qui nel 2006, ma un infortunio mi ha tenuto lontano». Poi i flash africani: «Ho deciso di provare come vivono e si preparano questi splendidi atleti, un'esperienza formativa, da fare. La consiglio ai giovani perché si rendano conto del come i keniani riescono a dominare la scena». Stava a quota 2350 metri, «faticoso, lì non si corre sull'asfalto. Le Due Perle diventano una sorta di verifica; sono tornato da una settimana e devo trovare gli stimoli giusti. A casa, vista quanta neve è venuta giù, non sono ancora riuscito a riprendere gli allenamenti». Campione olimpico nella maratona ad Atene 2004 (ci sono lui e Gelindo Bordin), campione europeo nel 98, terzo ai mondiali di Parigi nel 96, «ho fatto due volte il record italiano di mezza maratona e credo di essere ancora campione italiano». Ecco il test di oggi: «Giusto per verificare le condizioni attuali: non corro da novembre e rimettersi il pettorale ti dà una certa adrenalina». C'è anche Andriani, terzo anno alle Due Perle, ha memorizzato i passaggi critici: «Gara affascinante e complicata: le difficoltà soprattutto a Paraggi e nella piazzetta di Portofino, che senti quando risali la seconda volta. Durissima».
Una sfida che va oltre il cronometro, che viaggia di bellezza in dosso e intreccia lo spirito agonistico alla passione dell'esserci. Tutti pronti, 2500 iscritti e il sindaco Roberto De Marchi a sottolineare l'ossimoro: «La condizione di Baldini e degli altri campioni indicano la straordinaria ordinarietà di questa Italia che pone scarsissima attenzione alle strutture sportive, eppure confeziona grandi campioni e partecipanti».
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