La microbiologa Gismondo lascia il Sacco, ma non va in pensione

La direttrice del reparto, in prima linea nella lotta al Covid: "Sento di aver dato tutto quello che potevo"

La microbiologa Gismondo lascia il Sacco, ma non va in pensione
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Oggi è il suo ultimo giorno. Maria Rita Gismondo, direttrice del reparto di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica bioemergenze e del laboratorio, punto di riferimento regionale, dell'Asst Fatebenefratelli Sacco e docente di Microbiologia e microbiologia clinica dell'università degli Studi va in pensione. Dopo 29 anni di onorato servizio all'ospedale Sacco e 38 alla Statale Gismondo lascia. Con il sorriso sulle labbra: «Sto benissimo perchè mi sento di aver dato tutto quello che potevo all'ospedale - confessa -. Da parte mia ho ricevuto tanto dall'ospedale senza il quale non avrei potuto raggiungere i risultati professionali che ho ottenuto. Lascio inoltre uno staff meraviglioso - racconta - professionalmente e moralmente. Loro mi mancheranno moltissimo perchè avevamo instaurato anche un rapporto affettivo costruito ogni mattina davanti al caffè tra storie personali e aggiornamenti quotidiani del reparto».

Infine, dice con una sorta di sollievo «lascio il pubblico, che devo dire è pesante e non mi mancherà: la situazione lavorativa non è come uno vorrebbe nel senso che non c'è alcuna concorrenza con il privato. Basti pensare al fatto che per comprare un macchinario il privato impiega due mesi , il pubblico due anni. Non solo, la burocrazia, a prescindere dall'efficienza dello staff, rende tutto lento e pesante....».

Gismondo, in realtà, non smetterà di lavorare, anzi: da settembre è consulente del Ministero alla Salute come esperta per la microbiologia. Le sfide che l'attendono: analizzare il Covid dal punto di vista scientifico e predisporre l'applicazione del piano pandemico ovvero mettere in pratica una serie di azioni di prevenzione e di formazione per essere pronti a qualsiasi evenienza. «Dobbiamo sostanzialmente mettere in pratica quello che abbiamo imparato con il Covid, in modo da arrivare preparati a qualsiasi pandemia. Gismondo, che ha scritto anche un libro Il ruggito della pecorta nera. Covid, segreti e bugie per non dimenticare per i tipi di Byoblu, e che la pandemia l'ha vissuta in prima linea, a partire dai primi campioni di Sars-Cov-2 ha le idee molto chiarre sulla «lezione». Che cosa abbiamo imparato, non dal punto di vista medico scientifico? «Purtroppo sulla nostra pelle abbiamo imparato che dobbiamo pretendere di avere persone altamente qualificate in alcune posizioni istituzionali, perchè non tutti erano al posto giusto allora...». Ma soprattutto ci dobbiamo aspettare una nuova pandemia? «Certamente arriverà perchè i virus continuano a mutare».

Non solo, oltre

alla consulenza Gismondo continuerà a fare la chirurga estetica negli studi privati, un'attività che già svolgeva come intramoenia in ospedale.

Pronta per oggi? «Sì, mi sono preparata da molto tempo e mi sento benissimo».

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