Tra le manifestazioni che rendono omaggio al ruolo di Milano come Capitale Europea dello Sport 2009 non poteva mancare una disciplina da noi praticamente sconosciuta ma che nei Paesi del Nord attira molti praticanti. Così dallo scorso 3 aprile Milano è diventata per una decina di giorni l'epicentro del badminton continentale (volgarmente detto volano), ospitando la rassegna europea Juniores a squadre - vinta dalla Danimarca nella finale di martedì contro l'Olanda - e individuale, torneo che raggiungerà l'apice solo domani.
Questi campionati continentali juniores, oltre a essere i primi ospitati in Italia, sono anche il banco di prova per il nuovo Palabadminton, struttura fresca d'inaugurazione che d'ora in poi verrà utilizzata come quartier generale della federazione italiana per preparare la squadra azzurra al traguardo olimpico di Londra 2012.
La pattuglia degli azzurrini in gara - sei nel torneo a squadre, otto nell'individuale - purtroppo è stata interamente eliminata al primo turno. Ma le aspettative alla vigilia non facevano sperare in molto altro, come conferma il commissario tecnico di categoria, Fabio Morino: «Diversamente da altri paesi, come la Danimarca, in Italia non abbiamo una tradizione consolidata in questa disciplina».
Dato di fatto che potrebbe cambiare nel prossimo futuro, grazie al neonato centro tecnico federale: «Grazie al Palabadminton - racconta il Ct - avremo finalmente la possibilità di far crescere organicamente il livello internazionale dei nostri migliori giocatori. Finalmente gli atleti della nazionale potranno allenarsi assieme tutti i giorni, mentre adesso ognuno di loro gioca nei rispettivi club e deve aspettare i raduni stagionali per confrontarsi con i migliori del panorama italiano».
Questo Palabadminton sembra reggere il paragone con le strutture erette in paesi dove questo sport è di casa. «A parte che fino a poco tempo fa solo l'idea di avere un centro tecnico federale era una chimera, devo dire che stiamo ricevendo tanti complimenti da parte delle delegazioni presenti a Milano per le condizioni tecniche eccellenti della struttura: dall'impianto luci realizzato appositamente per le esigenze di questo sport, al fondo particolarmente elastico, ci sono tutte le condizioni per praticare badminton ai massimi livelli».
Ora si tratta di capire entro quale arco di tempo la federazione prevede di avere riscontri positivi a livello di risultati agonistici: «Abbiamo margini di crescita incredibili, ma in prospettiva. Da agosto in poi tutto il lavoro verrà impostato in ottica qualificazione a Londra 2012. Non solo le promesse del badminton azzurro si trasferiranno in pianta stabile a Milano, ma ora che non dobbiamo più chiedere la disponibilità degli impianti sparsi in tutta Italia, potremo organizzare raduni federali ogni mese, così da non perdere di vista tutti i piccoli talenti azzurri».
Si iniziano anche a vedere quali sono le giovani promesse del volano tricolore: «I palermitani Giovanni Greco e Pierluigi Musiari, due diciannovenni destinati a fare grandi cose in futuro. Fanno parte del primo gruppo di sei ragazzi che da agosto faranno le valigie per trasferirsi a Milano».
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