"Aiuto, aiuto". Egiziano ferisce una donna con una bottiglia. Poi scappa: è caccia all'uomo

La donna trovata sanguinante sul balcone di un palazzo di Cologno Monzese. Lui scappa ed è ricercato: il 36enne egiziano era ai domiciliari

"Aiuto, aiuto". Egiziano ferisce una donna con una bottiglia. Poi scappa: è caccia all'uomo

Sul muro azzurro del palazzo di via Milano 83 a Cologno Monzese c'è ancora la chiazza rossa sporca del sangue di una donna. È il segno, evidente, dell'aggressione avvenuta intorno a mezzogiorno nel Milanese. Un uomo di 36 anni, egiziano, ha ferito la convivente romena di 35. Lei è ricoverata in ospedale ferita. Lui è fuggito ed ora ricercato dai carabinieri.

Tutto inizia intorno alle 12.30 quando Nicolosi Angela, che lavora come parrucchiera proprio sotto l'abitazione, sente delle urla: "La ragazza stava cercando di scappare dal suo balcone, si è arrampicata sul cornicione mentre lui le strappava i capelli. Lui l'ha seguita e aveva una bottiglia rotta in mano". Quello che è successo all'interno della abitazione adiacente il balcone dove vivevano i due non possono certo saperlo i testimoni fermi in strada. Secondo quanto risulta al Giornale.it, però, l'uomo avrebbe ferito alla gola la ragazza utilizzando la bottiglia.

Già ferita, la donna romena si è poi rifugiata di nuovo sul cornicione al primo piano, in bilico. Il sangue che le usciva dalla ferita ha macchiato il muro, ora attenzionato dai passanti che si fermano a curiosare. "Un ragazzo è salito e la teneva - racconta la testimone - l'abbiamo aiutata con degli asciugamani che le ho dato io. Abbiamo provato a farla scendere con le scale ma non siamo riusciti: era a peso morto".

All'arrivo dei vigili del fuoco e dei carabinieri, la donna è ancora sul cornicione e l'uomo - si pensa - barricato all'interno. Lei viene fatta scendere e portata al San Gerardo di Monza in codice giallo (non sarebbe in pericolo di vita). I carabinieri pensano che l'egiziano possa avere intenti suicidi e chiudono per precauzione il gas. Sul posto arriva anche il "mediatore" dei carabinieri, che però non riceve mai risposta dall'interno: lui se ne era già andato. In casa sono stati trovati solo tre cani di grossa taglia portati via dalle forze dell'ordine. L'egiziano, secondo quanto risulta al Giornale.it, era ai domiciliari.

Secondo quanto raccontano al Giornale.it alcuni dei vicini e delle persone che lavorano nei negozi della via, l'uomo dopo l'arresto e i domiciliari era "cambiato". "Non avrei mai pensato potesse fare una cosa simile", spiega una donna.

Un ragazzo, in anonimato, racconta invece che più di una volta l'uomo avrebbe aggredito la convinvente. "Quando sono salito nell'appartamento per tranquillizzare i cani - conclide - era pieno di sangue".

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