Alboreto non solo pilota: spunta la sua batteria

Luca Pavanel

C'è una batteria in un'aula della Civica di musica a Rozzano, che presto festeggerà i suoi primi quarant'anni di vita. Si dirà: che cosa c'è di strano? Di strano effettivamente nulla, visto che un oggetto del genere in una scuola così è la cosa più naturale del mondo. Ma qualcosa di particolare invece c'è: si tratta della batteria che suonava il pilota Michele Alboreto (nella foto). Proprio così.

Dietro alla «riscoperta» di queste percussioni ai tempi usate dal campione di automobilismo, da qualche giorno arrivate nell'accademia diretta dall'oboista Giuseppe Lopreiato, spunta una piccola vicenda che vale la pena raccontare. O meglio, la storia di una donazione che ha voluto fare generosamente Nadia, la moglie del pilota di Formula Uno morto nel 2001 a 44 anni sul circuito tedesco di Lausitzring. A Michele - è l'idea legata al «lascito» - avrebbe fatto piacere sapere che adesso il suo strumento viene usato da giovani allievi desiderosi di fare musica, di andare avanti bene, magari di diventare professionisti, forse star.

Il giorno del trasloco una

gran festa: la batteria è stata portata da casa Alboreto - a Milano - alla Civica rozzanese, con in dotazione quattro bacchette, due delle quali usurate. Segno è che il grande sportivo probabilmente le usava molto (...).

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