Ambulanti e precari contro la giunta: «Solo promesse, nessuno ci ascolta»

Inizia male la settimana per palazzo Marino, un lunedì nero, con fischi e proteste proprio sotto le finestre

Inizia male la settimana per palazzo Marino. Un lunedì nero, con fischi e proteste proprio sotto le finestre. Potestano gli ambulanti. Protestano i precari. È un via vai da parte di chi non ha trovato altri sistemi per farsi ascoltare dalla giunta di Pisapia. Abusivismo, regole contraddittorie, fisco, inefficienze, burocrazia, promesse non mantenute: gli ambulanti milanesi ci vanno giù pesante col sindaco e scendono in piazza.

Oggi alle 17, visto che le lettere scritte e le denunce già fatte non hanno avuto risposta. Si incroceranno con i precari e con i sindacati (Cisl, Uil, Usb e Csa) che hanno invece indetto un presidio un'oretta prima. Anche per questi ultimi quello di oggi sarà solo il primo passo di una protesta che vede nel 13 maggio la giornata più importante: «uno sciopero storico per protestare contro alcune delibere della Giunta Pisapia».

Scrivono che a partire dalle 15.30 «sotto le finestre che contano ci sarà il comitato precari del Comune di Milano che presto potrebbe trasformarsi in comitato disoccupati visti i tagli in arrivo».

E denunciano che «nonostante le molte richieste la questione dei precari non è mai stata messa all'ordine del giorno del consiglio comunale». «E dire che molti di noi hanno creduto alle parole di Pisapia, lo hanno appoggiato. E invece oggi saremo ancora in piazza San fedele a chiedere un po' di speranza...»

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