Architettura e design made in Fiera

In un certo senso c'era da aspettarselo, crediamo che poco a poco ne vedremo delle altre. Parliamo delle acquisizioni o delle iniziative nuove che saranno destinate ad occupare il quartiere fieristico milanese. D'altra parte è innegabile che una fiera dalle dimensioni importanti come quella della nostra città, che certamente per metri quadri è la più importante d'Europa, e quando si parla di Europa in questo campo non c'è concorrenza mondiale che tenga, sia stata costruita per ospitare grandi manifestazioni a livello internazionale. Così è di oggi l'annuncio che dal 5 al 9 febbraio del prossimo anno sarà allestita Made Expo, un vero e proprio grande palcoscenico sul costruire e sull'abitare. Il logo stesso della fiera dice tutto, con M che sta per Milano, A per architettura, D per design, E per edilizia. Certamente un grande progetto, tenuto a battesimo da non poche personalità dell'amministrazione e dell'imprenditoria. Lo stesso Formigoni ha augurato vita lunga al progetto, sottolineando come il settore dell'edilizia conti la bellezza di 132.000 aziende, delle quali il 40% a livello artigianale, rappresentando il settore produttivo con il più alto impatto ambientale, e con grandi capacità di assorbire lavoro ai livelli più diversi e nelle specializzazioni più evolute. Roberto Snaidero, presidente della Federlegno-Arredo che con la Uncsaal promuove questa fiera, ha spiegato come il suo allestimento sia dovuto alla domanda sempre più pressante per spazio e internazionalizzazione degli associati. Andrea Negri, presidente dell’organizzazione, ha esaltato l’evento come un’opportunità per ciò che fa parte del mondo del costruire (il 24% del nostro Prodotto interno lordo). Artusi, l’uomo nuovo al comando di Fiera Milano, ha posto poi l’accento sul fatto che già quest’anno, con la recente mostra Build Up, si era intrapresa una strada intelligente per rappresentare questo settore, e il suo bagaglio va a fondersi nella nuova iniziativa, assieme al Saiedue di Bologna, che quest’anno compie il suo ultimo appuntamento, dopo 26 anni, a Bologna. Una sola fiera, che non può che far bene alla nostra città. Resta il fatto che il presidente Montezemolo ha visto sfilare dalle sue mani uno dei giocattoli più interessanti della Fiera di Bologna.

Organizzatori e quant’altro hanno portato baracca e burattini a Milano, cambiando nomi e sigle, con la giustificazione che la città emiliana non era più in grado di soddisfare una domanda che in questo settore è in forte crescita e Artusi, negando ogni lotta di campanile, ha ribadito la piena giustificazione delle riunificazioni delle fiere sotto il grande e importante cappello milanese. E a Bologna architettura ed edilizia che fine fanno? Il Cersaie, fiera della ceramica, bagno e piastrelle, resterà dov’è, ma il Saie, a sentire Alberghin di Made Eventi, il futuro è ricco di incognite.

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