Baby stilisti e mini calendario È una nuova fashion week

Tre giorni per 84 collezioni. Meno sfilate, più eventi

Pamela Dell'Orto

Milano apre ai giovani. La fashion week che inizia oggi sarà forse ricordata come la più «giovane» della storia. Con un calendario in formato ridotto, perché alcuni grandi nomi hanno dato forfait e le passerelle sono concentrate (quasi) tutte in tre giornate. Ma in compenso i nomi nuovi sono tantissimi: «È così che si rinnova la moda: con un ricambio generazionale e arricchendo Milano di nomi internazionali.

È proprio quello che succederà e alla fine questa edizione sarà più energetica delle precedenti», ne è convinto il presidente di Camera Moda Carlo Capasa. Che rivolge un appello al nuovo sindaco: «Chiediamo uno spazio permanente per i giovani stilisti, da usare per sfilate e presentazioni ma anche come showroom e laboratorio». Come a Londra, dove «sono i giovani a rendere cool le settimane della moda».

Saranno proprio gli emergenti, insieme alle tante feste, a dare brio al calendario di questa fashion week dedicata alle collezioni maschili per la prossima primavera estate, con il suo calendario super concentrato, che conta ottantquattro collezioni, quarantanove presentazioni e trentacinque sfilate (quattro in meno dell'anno scorso, a causa delle defezioni di big come Zegna, Corneliani e Brioni).

«Alcuni come Bottega Veneta e Scervino, hanno preferito una presentazione alla sfilata», precisa Capasa che nonostante le voci (alcuni vorrebbero fondere le sfilate uomo e donna, Gucci lo farà il prossimo anno), assicura: «Le settimane della moda rimarranno come sono».

Ecco allora i grandi nomi che sfilano nelle location storiche, da Ferragamo che torna in Piazza Affari a Gucci che riapre l'ex dogana di via Valtellina, le tante inaugurazioni di mostre come quella en plein air di via Gesù che presenta un progetto di restyling con la Fondazione Catella, le tante presentazioni e i tantissimi eventi. I party Prada ed Emporio Armani, il pic-nic di Dondup al Giardino delle Arti, la festa di Bikkembergs alla piscina Caimi e già da stasera si comincia con il cocktail di DSquared2 a bordo piscina e Brooks Brothers che premia i giocatori dell'Inter con «Chi è Chi».

E poi i giovani: accanto ai big sfilano alcuni brand indipendenti sostenuti da Camera Moda: l'italiano Sunnei, il malese Moto Guo, il cinese Jun Li, l'australiano Strateas Carlucci. Domani, al nuovo spazio Base di via Tortona (aperto al pubblico dalle 9 alle 20), oltre a una mostra sul Tweed, inaugura il Men's Hub: un temporary showroom in collaborazione con Vogue Talents dedicato a giovani stilisti internazionali (i nomi? Chin Mens, Farewell Footwear, Han Chul Lee, Matteo Lamandini, Omar, Omogene, Wan Hung). Torna anche Fashion Lab, programma di UniCredit e Camera Moda che supporta diciotto brand che stanno crescendo.

Tornano i tanti emergenti di White, in via Tortona. E in attesa di Milano Moda Graduate, che premierà i migliori studenti di moda, martedì 21 ci sono le sfilate dei giovani dello Ied.

E si torna a parlare anche di sostenibilità e digitalizzazione, con tanti appuntamenti, il nuovo sito e i commenti social del blogger Brian Boy.

Per le grandi rivoluzioni bisognerà però aspettare settembre: «Fonderemo Milano Moda Donna con le altre fiere e manifestazioni di settore per agevolare i compratori», anticipa Capasa. Intanto «abbiamo ridato coolness alla settimana della moda». Persino la stampa straniera se ne è accorta e ha già parlato di «un nuovo Rinascimento italiano».

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