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Blitz di baby rapinatori. E fra bande e abusivi è un'escalation di paura

Un ragazzo minacciato coi coltelli a City life. Solo l'ultima spia di una serie di emergenze

Blitz di baby rapinatori. E fra bande e abusivi è un'escalation di paura

Per portargli via il berretto che indossava, lo hanno sorpreso per strada e circondato, ciascuno puntandogli contro un coltello. Succede in viale Scarampo - tra il Portello e City Life - poco dopo le 18 di mercoledì. Lui, 18 anni, si è trovato così davanti un gruppetto agguerrito e armato di coltello, capeggiato da un 12enne - a cui la polizia ha poi trovato addosso tutti e quattro i coltelli utilizzati durante l'assalto (probabilmente un escamotage: vista la giovanissima età l'adolescente non è imputabile) - accompagnato da tre complici: una ragazzina di 16 anni, un 17enne e un 18enne, che più tardi risulteranno tutti incensurati, tutti residenti tra Legnano, Arluno e Rho. Quattro giovani venuti dalla provincia per improvvisarsi gang e fare «il colpaccio», quindi scappare immediatamente dopo. Il ragazzo rapinato però non si è fatto prendere dall'angoscia, ha chiamato subito la polizia che, una volta arrivata sul posto con due equipaggi, ha bloccato prima un componente della banda che ancora era in viale Scarampo, quindi gli altri tre nella vicina via Aldo Rossi. I giovani sono stati tutti segnalati e indagati per rapina in concorso. Ieri il sindaco Beppe Sala ha dichiarato che i numeri sulla criminalità a Milano dicono qualcosa di ben diverso da quello che il centrodestra vuole, a suo parere, strumentalizzare a fini politici. In realtà forse il primo cittadino ha perso di vista le emergenze di Milano in tema di sicurezza. Le stesse che il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese dovrà prendere in esame al suo arrivo in città lunedì. Eccole.

GANG E DISAGIO GIOVANILE

In aumento esponenziale i reati commessi da ragazzi giovani e giovanissimi. Se durante il lockdown si poteva assistere a scene di giovani che s'incontravano, previa chiamata sui social, nelle piazze per prove perlopiù meramente muscolari a quasi esclusivo beneficio dei filmati registrati con i telefoni e poi postati online, da aprile dell'anno scorso, anche per colpa di una deriva criminale che ha cavalcato negativamente la cultura musicale rap, i ragazzi non hanno esitato a opporsi alle forze dell'ordine. Lo dimostrano i fatti accaduti il 10 aprile a San Siro, in piazzale Selinunte, a metà maggio in via Zamagna, ma anche a luglio davanti alla discoteca Old Fashion, tanto per citare solo gli esempi più noti. Drammaticamente numerose anche le rapine per strada e nei parchi, messe a segno da giovani contro coetanei.

CRIMINALITÀ «IDENTITARIA»

I fatti accaduti a Capodanno in piazza Duomo, e poi sfociati nella violenza sessuale di gruppo accertata su 11 ragazze, rappresentano solo la punta, emersa di recente, di un iceberg che affonda la sua parte più consistente nell'integrazione fallita. Il fenomeno dell'immigrazione clandestina incontrollata si aggiunge a fatti prettamente «di casa nostra», come l'inseguimento tra San Siro e Bonola di lunedì, da cui deriva l'arresto a cinque italiani che avevano in auto una mitraglietta Uzi e che potrebbero essere «vettori» della criminalità organizzata.

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

La tematica dell'immigrazione irregolare a Milano si è fatta sentire in maniera sempre più pressante non solo per lo stragrande numero di reati commessi ogni giorno da stranieri clandestini e pluripregiudicati, ma anche per la loro permanenza anomala nel Cpr di via Corelli. Dove molti di loro se ne stanno in stand by perché rifiutano di sottoporsi al tampone per evitare di salire sul volo che li riporterebbe nel loro paese d'origine visto che la compagnia aerea non li fa imbarcare a meno che non siano tamponati. Nel frattempo decadono così i tempi di custodia e loro escono dal Cpr. Liberi.

NOMADISMO IRREGOLARE

Tanto per citare solo il caso di maggiore risonanza negli ultimi tempi, era bosniaca con diversi precedenti specifici e una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione da scontare (e in avanzato stato di gravidanza) la donna 37enne che a metà gennaio in un corridoio del metrò aveva rapinato la senatrice a vita Elena Cattaneo. I campi nomadi irregolari in città sono diversi, così come i nomadi arrestati quotidianamente dalle forze dell'ordine tra la Centrale e i mezzanini del metrò: i mattinali parlano chiaro.

CARENZE DI ORGANICO

Tutta Italia chiede al Viminale più uomini da mettere in strada per accrescere la percezione di sicurezza dei cittadini. Domanda avanzata anche di recente dallo stesso sindaco Sala. Dopo i nove omicidi nei primi nove giorni all'inizio del 1999 a Milano e provincia il centrodestra fece arrivare in città l'Esercito e iniziò l'operazione «Strade sicure».

I militari allora erano di stanza alla caserma Santa Barbara di piazzale Perrucchetti. Perché, chiediamo al ministro Lamorgese, anche adesso non potrebbero essere più presenti sul territorio, almeno in funzione preventiva?

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