"Bruciati migliaia di litri di solvente"

Incendio alla Nitrolchimica di San Giuliano Milanese. L'Arpa tranquillizza: "Finestre chiuse, ma non c'è allarme tossicità nell'aria"

"Bruciati migliaia di litri di solvente"

L'aria e l'ambiente, innanzitutto. Stabilito che i tre scoppi (di cui non si conoscono ancora le cause) e il successivo incendio divampato ieri mattina intorno alle 10, dopo aver impegnato 14 squadre dei vigili del fuoco nella zona industriale di San Giuliano Milanese, hanno portato in ospedale «solo» tre uomini (ma uno è gravissimo e rischia di non farcela), quel che preoccupa ora è principalmente la salute della comunità per l'inquinamento. Le deflagrazioni sono partite infatti da una ditta di imballaggi, la Tomolpack di via Tecchione, e le fiamme che ne sono scaturite si sono però subito estese alle ditte vicine, tra cui la Nitrolchimica, azienda che tratta recupero di solventi e smaltimento di rifiuti pericolosi, leader nel settore e attiva dal 1975, con sede in via Monferrato.

Premesso che è stata sfiorata la tragedia, a fine intervento il 118 ha contato in tutto 18 persone soccorse, di cui in totale sono state tre quelle trasportate in ospedale, mentre altre 15 sono state medicate o soccorse sul posto. I primi sono un operaio 43enne che ha ustioni di secondo e terzo grado a volto, torace, braccia e gambe ed è stato trasportato in elisoccorso all'ospedale San Gerardo di Monza. Ricoverato in rianimazione in prognosi riservata più tardi, in pericolo di vita, è stato trasferito al centro grandi ustionati di Niguarda. L'altro, ospedalizzato sempre a Monza, ha 56 anni e ustioni di primo e secondo grado al volto. Dopo una visita e valutazione sul posto degli altri 15 colleghi coinvolti, per uno di loro, un 37enne, è stato deciso il trasporto in codice verde all'ospedale di San Donato Milanese per un taglio alla mano.

Il problema maggiore, al momento, scongiurato grazie ai vigili del fuoco che il mega incendio coinvolgesse anche altre ditte vicine, è che il rogo ha bruciato migliaia di litri di solvente. E che il serpentone di fumo nero e densissimo, alzatosi in cielo durante il rogo e visibile a decine di chilometri, non faceva certo ben pensare. Così l'assessore ad Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, per tranquillizzare la cittadinanza comprensibilmente terrorizzata dalla densa nube di fumo alzatosi dalla Nitrolchimica - un serpentone nero e minaccioso visibile a chilometri di distanza - ieri ha realizzato un video che poi ha postato su Twitter spiegando che i primi riscontri di Arpa Lombardia sono positivi e non risultano alterazioni della qualità dell'aria».

Arpa ha installato, come fa sempre in questi casi, un campionatore ad alto potenziale per verificare esattamente com'è la qualità dell'aria».

«Avremo i dati nelle prossime ore - ha aggiunto l'assessore - ma i primi riscontri non sono allarmanti. È bene tenere chiuse le finestre, come ha suggerito anche il sindaco Marco Segala, come misura precauzionale, ma non c'è motivo al momento per suscitare allarmismi».

«Anche perché - conclude Cattane - le previsioni meteorologiche sono buone, la velocità dei venti è bassa,

cosa che riduce il rischio che altre zone possano essere interessate dalla nuvola di fumo. Se arrivasse la pioggia contribuirebbe all'abbattimento a terra del fumo e di eventuali inquinanti e alla soluzione del problema».

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