Zain ha dodici anni di angoscia sulle spalle. Le ultime lacrime le spende vedendo la sorellina venduta dai genitori in cambio di due galline. Non fugge da casa per protesta ma per cercare quella bambina alla quale, a suo modo, aveva fatto da padre. Il Libano dei suoi giorni è terra che promette dolori e calpesta i più poveri, anch'essi divisi fra i miseri che subiscono e gli arroganti che tengono in scacco i disperati. Uno dei film più belli dell'ultimo anno, Cafarnao - Caos e miracoli, di Nadine Labaki, premio della giuria a Cannes, arriva stasera alle 21 al Colosseo in Sala Bio, anteprima di lusso che anticipa l'uscita in sala di giovedì 11.
Ambientato in una Beirut degradata e squallida, è la storia del dodicenne Zain che reagisce denunciando i genitori per aver venduto la sorellina, poi morta per la gravidanza prematura che le è stata imposta. Il tema è delicato e drammatico - il commercio dei bambini - e la vicenda del piccolo protagonista incrocia altre storie sconcertanti al crocevia tra immigrazione, sfruttamento e schiavitù. Il caso porta Zain a imbattersi in una donna etiope, poi arrestata per permessi irregolari e costretta a lasciare il suo bambino di neppure un anno nelle mani del dodicenne, anch'egli sotto scacco dei trafficanti.
Cafarnao tocca tasti dolorosissimi con immagini struggenti e di grande impatto, trasmettendo il desiderio di ribellione che spinge Zain ad accoltellare il colpevole e finire in cella, da dove porterà in tribunale i suoi stessi genitori. Il racconto nasce proprio nel dibattimento giudiziario dove le versioni dei protagonisti diventano la trama del film.
Privo di retorica, costruito con una fotografia eccellente, il film ha dato alla regista Nadine Labaki una celebrità costruita con il precedente Caramel. Ora nel gotha degli autori emergenti, quest'anno la Labaki presiederà la giuria di Cannes. Il film è scontato per i lettori del Giornale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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