Cassina de’ Pecchi, la banda della metro colpisce ancora

Un altro colpo sarebbe stato attribuito ad almeno due componenti del branco, il terzo ragazzo non sarebbe stato riconosciuto dalla vittima

Cassina de’ Pecchi, la banda della metro colpisce ancora

Un altro colpo nella metropolitana di Cassina de’ Pecchi, comune in provincia di Milano. E gli autori sarebbero sempre gli stessi, due romeni di 17 e 16 anni, pregiudicati e, da circa una settimana, già rinchiusi nel carcere minorile Beccaria di Milano. Il terzo componente della gang invece non sarebbe stato riconosciuto dalla vittima. Qualche mese fa, sempre a Cassina de’Pecchi, erano stati due ragazzi di 18 anni a finire nel mirino dei delinquenti. E, a seguito delle indagini condotte dai carabinieri, i tre ladruncoli erano finiti dietro le sbarre.

Adesso a raggiungerli in carcere è una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale dei minorenni. Questa volta la rapina sarebbe stata fatta ai danni di un ragazzino. Il modo usato praticamente è sempre lo stesso. La banda, prima individua la possibile vittima sul vagone della metropolitana e, una volta che questa scende dal treno, inizia a pedinarla nelle vie cittadine. Quando giungono in un posto isolato i malviventi accerchiano il malcapitato, lo minacciano e infine lo derubano.

L’unica differenza tra le due rapine è quella che nella prima sarebbe anche stato usato un coltello, mentre nella seconda nessuna arma sarebbe stata estratta. Due componenti della banda, pregiudicati e già conosciuti dalle Forze dell’ordine, sarebbero stati riconosciuti dalla vittima, che non ha invece identificato il terzo ragazzo, un 16enne. Le indagini ovviamente proseguono per cercare di assicurare alla giustizia tutti i colpevoli degli episodi di violenza avvenuti negli ultimi mesi.

Tutte le violenze sono avvenute sui convogli della linea 2 della metropolitana e nelle strade limitrofe alle stazioni di

Cassina de’Pecchi. Una delle precedenti vittime era stata accerchiata e picchiata ripetutamente in modo violento, anche usando un ombrello. Probabilmente vi sono altri soggetti coinvolti nelle rapine ma non ancora identificati.

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