Poteri di polizia giudiziaria alle pattuglie dell'esercito che già controllano gli obiettivi fissi della città. Possibilità di fare i controlli nei quartieri più a rischio e posti di blocco se fosse necessario. Insomma operatività piena per i militari in città per far fronte a questa emergenza terroristica come già accaduto nel nostro Paese negli anni passati. Come in Sicilia negli Anni Novanta quando fu il governo Amato a riconoscere ai militari compiti e poteri degli agenti di polizia nella lotta alla Mafia ma anche in Sardegna, sempre negli anni Novanta, quando si cercavano i responsabili del rapimento del piccolo Farouk Kassam. « Il Governo deve dare pieni poteri di polizia giudiziaria all'Esercito che deve essere impiegato nei controlli porta a porta nei quartieri popolari di Milano - rilancia Alessandro De Chirico consigliere comunale di Forza Italia- Soldati ai posti di blocco per effettuare controlli come avvenne all'epoca dell'operazione Vespri siciliani. Il nemico di ieri era la mafia e furono catturati pericolosi boss latitanti, così si placò l'ondata di violenza che insanguinò l'Italia negli anni '90. Oggi il nostro nemico è altrettanto invisibile. Le proposte della sinistra radical chic di abbellire i new jersey con piante o graffiti hanno del paradossale. Le politiche di accoglienza sono fallite e i nostri vicini francesi vivono nel terrore. A nulla sono valse le marce pro-integrazione di Barcellona. Disagi per la gente perbene? La gente perbene vive già in ostaggio e la nostra libertà è già compromessa dalle misure di sicurezza preventiva». L'opposizione di Palazzo Marino chiede quindi un giro di vite. Più controllo soprattutto n questi quartieri dove tra affitti e subaffitti degli alloggi popolari in realtà non si sa bene chi siano gli inquilini e dove nascondersi è facile: «C'è un rischio elevato che tra gli abusivi si possa nascondere qualche estremista- spiega Fabio Altitonante, consigliere regionale e coordinatore comunale di Fi- Serve una squadra speciale per intensificare i controlli e servono più espulsioni per i clandestini. Il Comune di Milano inizi a collaborare, due "muretti" in piazza del Duomo non bastano più...». Misure più stringenti le chiede anche al Lega: «Querce anti-attentati islamici? Un'idiozia. Il problema non è bloccare i tir ma i terroristi che li guidano. Al posto che risolvere il problema alla radice si cercano soluzioni che sono pannicelli- spiega Alessandro Morelli, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino- Cosa facciamo, boschi di abeti in corso Buenos Aires, platani sui Navigli e robinie in Darsena? Chissà come mai di fronte alla sinagoga di via della Guastalla è impossibile girare e l'intelligence (non solo italiana) lavora per prevenire evitando problemi alla comunità ebraica. La soluzione non sono i muretti o le proposte di urbanisti militanti ma la chiusura delle frontiere».
Critico con l'architetto Stefano Boeri che ha proposto di piantare alberi al posto dei newjersey per bloccare l'accesso all strade è anche Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione: « Sappiamo di non essere cultori della materia, ma come si può pensare che gente accecata dall'odio e pronta a tutto per uccidere si fermi davanti a una pianta? - polemizza l'ex vicesindaco- Se già gli stessi new jersey hanno un'utilità relativa legata solo agli attentati veicolari, l'assurda idea di Boeri può essere bollata solo come un colpo di calore...»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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