"Crocevia di culture e costruisce ponti"

Il presidente Porro presenta la kermesse con 1.200 aziende italiane

"Crocevia di culture e costruisce ponti"

La «settimana più importante dell'anno» per Milano, così come è stata giustamente ribattezzata dalle istituzioni presenti, è finalmente annunciata in un neo-teatro Lirico assiepato in ogni ordine di posti; affollato come lo era l'aula Magna dell'Università Cattolica all'annuncio dell'edizione 2020 che naufragò nella pandemia. Oggi, con gli effetti devastanti della guerra anche sull'economia, gli scongiuri sono d'obbligo. «Ma il fatto che le aziende siano qui è un segnale forte e significativo» sottolinea con decisione Maria Porro, presidente del Salone del Mobile che il 7 giugno tornerà finalmente in presenza per celebrare la sua sessantesima edizione. Saranno, in base alle aspettative, 1.200 i brand che sui 200mila metri quadri di Rho Fiera Milano presenteranno il meglio che il made in Italy ha in serbo per il design. L'emozione degli operatori è palpabile malgrado l'ombra della recessione, e allora è doveroso guardare avanti nella consapevolezza che oggi che mai la progettazione non può scindersi dai destini sempre più a rischio del pianeta Terra. Così la parola chiave per questa nuova edizione è ancora una volta ecosostenibilità, il format di «Design with Nature», la mega-installazione che l'architetto Mario Cucinella ha ideato come luogo di incontro e acceleratore del cambiamento, ma anche come linea guida per espositori e allestitori. Ospitata nel padiglione 15, il progetto di Cucinella affronta i temi dell'economia circolare e del riuso, raccontando «come lavorare con un pianeta che ci sta dicendo che le risorse stanno finendo; oggi dobbiamo a tutti i costi ritrovare un'amicizia con la natura, attraverso nuovi materiali con cui costruire le nostre case e lo studio di come si evolveranno». Un tema, questo, in perfetto fil rouge con quello lanciato lo scorso settembre dall'architetto Stefano Boeri per il suo SuperSalone. «Si tratta di una mostra - ha sottolineato Cucinella - che aiuta a capire che si possono usare materie prime che vengono da filiere naturali, come accade per i pannelli fatti di squame di pesce, di cotone o di argilla, e che ci aiutano a considerare la natura come una vera risorsa».

Nella direzione di un'industria che sappia sempre più reggere la sfida di una vera transizione ecologica sta anche il progetto del Salone Satellite che verrà collocato all'inizio della fiera, con il tema «Designing for Our Future Selves / Progettare per i Nostri Domani», ovvero con un'attenzione specifica alla Sostenibilità, un layout che giocherà con il concetto di piazza e una grafica rinnovata e inclusiva, leggibile anche in braille.

È forte l'attesa (e la speranza) di un grande afflusso di visitatori qualificati da tutto il mondo. «Il Salone del Mobile è da sempre crocevia di culture e costruttore di ponti - ha detto il presidente Porro - e le punte di diamante di questa edizione saranno le aziende, che saranno libere di esprimersi e di disegnare il futuro dell'abitare». Tra le novità annunciate, c'è un doveroso omaggio a Manlio Armellini, storico direttore del Salone scomparso a novembre 2020, nel cui ricordo è stata istituita una borsa di studio che permetterà a due studenti uno italiano e uno straniero di seguire un master in Furniture Design al Politecnico di Milano.

Infine, la Fiera ospiterà anche tre talk, affidati a Chiara Alessi, Maria Cristina Didero e Beatrice Leanza, che esploreranno la storia del Salone, il tema della transizione ecologica e il ruolo del digitale nel futuro prossimo.

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