Mobili, indumenti, bottiglie, rifiuti di ogni genere. E una marea di pesci morti, avvelenati probabilmente da qualche scarico abusivo. Benvenuti sul Naviglio Martesana, quello che dovrebbe (dovrebbe) essere un fiore all'occhiello della città, con la sua passeggiata dalla storica Cassina de'Pomm a viale Monza, c'è una bella pista ciclabile utilizzata ogni giorno, e specialmente nel weekend, da tante famiglie milanesi. Ci si aspetta un'oasi, si trova quasi una latrina. Una denuncia partita anche dalla consigliera di Zona 2 Silvia Sardone (Forza Italia), che proprio domenica scorsa ha passeggiato con i figli lungo la Martesana e realizzato un reportage da sottoporre ai colleghi in aula. «Lo spettacolo del Naviglio in secca è desolante - commenta - e l'amministrazione, che da mesi sulla questione dorme, dovrebbe assolutamente intervenire. Nelle pozze d'acqua e fango si trova di tutto: televisioni, motorini, carrelli della spesa, centinaia di bottiglie, palloni da calcio, travi di legno, scale. E non mancano pesci morti e altri animali in agonia quasi ovunque. La Martesana muore e nessuno fa nulla». E sottolinea che «proprio ora che il Naviglio è stato chiuso per lavori di riqualificazione e rafforzamento delle sponde, il Comune non approfitta della situazione per pulirlo. Evidentemente per Giuliano Pisapia e la sua giunta, garantire un minimo di decoro a luoghi amati dai milanesi non è una priorità».
In realtà la competenza, ricorda a onor del vero il consigliere Pdl in Comune Fabrizio De Pasquale che proprio giorni fa ha fatto un sopralluogo sull'area con i colleghi, «è del Consorzio Canale Villoresi.
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