Del Debbio si sfila: "Non corro da sindaco, è meglio Berlusconi"

Il giornalista rinuncia a candidarsi a Palazzo Marino: "I nomi giusti sono quelli del Cav o di Gabriele Albertini"

Del Debbio si sfila: "Non corro da sindaco, è meglio Berlusconi"

Paolo Del Debbio si chiama fuori dalla corsa per la poltrona di sindaco di Milano. Il popolare giornalista, su cui si erano appuntate le speranze del centrodestra meneghino, pareva l'uomo giusto per risollevare le sorti dell'attuale opposizione in consiglio comunale.

A poco meno di cinque anni dalla vittoria di Giuliano Pisapia, il centrosinistra appare confuso e ancora alla ricerca di un candidato: Del Debbio avrebbe dovuto essere il grimaldello per scalzare la sinistra da Palazzo Marino e dare l'assalto al governo Renzi. Eppure per questo progetto bisognerà trovare un altro campione.

Del Debbio, in un'intervista al Corriere della Sera, ringrazia per l'offerta, ma preferisce declinare e andare avanti. In televisione, come ama fare. "Il mio lavoro mi piace molto - spiega al quotidiano di via Solferino - Ci siamo inventati una formula che funziona e che abbiamo tirato su a fatica, con cui credo di contribuire dal punto di vista sociale, facendo parlare la gente."

Per far vincere il centrodestra a Milano vede solo due possibilità: Silvio Berlusconi o Gabriele Albertini, quello che lui definisce "l'usato sicuro". Si dice lusingato degli endorsement dei tanti big del centrodestra ma nulla più. A Pisapia concede cavallerescamente un giudizio lusinghiero dal punto di vista della stima personale ("Onesto ed elegantissimo"), ma resta scettico sui risultati raggiunti ("O mi è sfuggito o non me ne sono accorto").

Sulla posizione di Renzi, invece, Del Debbio ha

le idee chiare: "Il premier sa che a Milano deve vincere e di questa città ha paura." Peccato che, per il momento, il suo principale avversario si sia ritirato. Continuerà a combattere le proprie battaglie da giornalista.

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