Con un'intervista rilasciata a la Repubblica, il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato la sua adesione ai Verdi europei. "La questione ambientale riguarda il nostro presente e il futuro dei nostri figli. Come cittadino e come sindaco sono sempre più convinto che il miglioramento delle politiche pubbliche parta dalle strategie di sviluppo delle città", ha sottolineato il sindaco di Milano a pochi mesi dalle elezioni amministrative alle quali ha deciso di ricandidarsi. Da uomo storicamente vicino al Pd, la sua decisione ha scosso la sezione locale milanese del partito, che da sempre è una di quelle più solide. Il Pd milanese ha preso atto della scelta, come spiegato dalla segretaria cittadina Silvia Roggiani.
Negli ultimi anni, Beppe Sala ha dimostrato la sua sensibilità sulle tematiche ambientali con molti interventi messi in atto a Milano, che non sempre hanno soddisfatto i cittadini. Sono tante le proteste per la realizzazione delle aree ciclabili in città che, per la loro realizzazione, hanno richiesto la riduzione degli spazi percorribili dalle automobili. Il risultato? Code, ingorghi e traffico aumentato anche nelle zone della città in cui le auto sono sempre riuscite a scorrere senza problemi. L'invasione dei monopattini, poi, ha fatto il resto: tra incidenti più o meno gravi, pericoli sui marciapiedi e caos della circolazione, i milanesi hanno ben più di qualche rimostranza in tal senso da muovere al loro sindaco.
Per Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d'Italia, Beppe Sala con il passaggio nei Verdi europei ha completato la sua trasformazione in "Sala Thunberg". L'esponente del partito di Giorgia Meloni non è tenero con il sindaco di Milano: "Dopo aver distrutto la mobilità di Milano, aver creato il traffico dove non c'era e aver scatenato l'ira di automobilisti, pedoni e ciclisti con le sue politiche green ideologiche e scellerate il sindaco è anche passato ai Verdi europei. Da questo momento in poi abbiamo paura di quello che potrà succede. Cosa altro potrà inventarsi Sala Thunberg?".
Il centrodestra di Milano è concorde sul passaggio di Beppe Sala ai Verdi Europei. "Sala ha la memoria corta, nel 2020 denigra i Verdi, ad un anno di distanza aderisce alla loro Carta dei Valori. Ma i 3 milioni di alberi promessi a Milano rimangono sulla carta", ha detto Silvia Scurati consigliere regionale della Lega. Non è sorpreso Riccardo De Corato, di Fratelli d'Italia: "Giuseppe Sala passa ai verdi. Nulla di sorprendente, anzi, è l'epilogo che ci saremmo potuti tranquillamente aspettare dopo l'ultimo anno di stravolgimenti alla viabilità e alla mobilità, realizzati anche con una certa foga, dal sindaco e dalla sua giunta".
Anche Gianluca Comazzi, consigliere comunale di Forza Italia, ha commentato il passaggio di Beppe Sala, definendolo come "l'ennesimo, tragicomico smacco per gli esponenti del Pd milanese, rinnegati dal sindaco che hanno eletto e sostenuto in questi cinque anni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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