Ecco le periferie che non votano (più) Pd. Il quartiere Adriano trasformato in palude

L’enfasi di Maran per i lavori finiti e la rabbia di Sardone (Forza Italia)

Ecco le periferie che non votano (più) Pd. Il quartiere Adriano trasformato in palude

«Nel progetto era previsto anche un laghetto, no?». Sorrisi amari al Quartiere Adriano, mentre circolano le immagini del parchetto trasformato in una sorta di palude. Una situazione deludente, se si considerano i problemi che la zona ha riscontrato negli ultimi anni, e soprattutto l’enfasi con la quale l’assessore Pierfrancesco Maran pochi giorni fa ha annunciato l’apertura del parco: «Concorderete con me che non può esserci giorno migliore per aprire un parco al pubblico - ha scritto il primo marzo - Oggi quindi diamo il benvenuto al parco del quartiere Adriano, per gli eventi di inaugurazione abbiamo invece deciso di attendere sabato 17 marzo per evitare la concomitanza con la campagna elettorale (e confidando in un clima più primaverile)». E speriamo che il clima primaverile faccia apparire il tutto un po’ diverso, perché per il centrodestra il lavoro al quartiere Adriano praticamente non può neanche considerarsi finito, o comunque non soddisfa. Questa, per esempio, l’opinione di Silvia Sardone, neo consigliera regionale di Forza Italia.

E non è un’opinione che a Palazzo Marino possono permettersi di rascurare, se è vero che Sardone, ex consigliera di Zona, dopo aver raccolto nel solo Municipio 2 circa 1.322 voti alle elezioni comunali di 20 mesi fa, stavolta ha raddoppiato, incassando nella sua Zona 2 qualcosa come 2.200 voti. «Ecco l'attenzione che l'amministrazione pone nel riqualificare le periferie - tuona l’azzurra, neo consigliera (e forse assessora) regionale - questo dovrebbe essere il nuovo parco nel quartiere Adriano. Non bastavano i clamorosi ritardi nel portarlo a termine, ora il Comune vuole consegnare alla cittadinanza un'area senza erba e con pozzanghere enormi. Il quartiere si aspetta ben altro, non questi lavori che lasciano solo desolazione e amplificano un effetto di degrado oggettivamente inaccettabile».

E in effetti il caso Adriano può anche servire da paradigma del più ampio caso periferie, quei quartieri che nelle ultime tornate elettorali, anche a Milano, hanno mandato un segnale politico fortissimo. Le periferie hanno affidato al centrodestra una valanga di voti, confinando il Pd e la sinistra in Zona 1 e bocciandoli nel resto della città sui temi della sicurezza e del degrado.

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